Cesenatico: Agostini (senza fatica) si afferma nel duello con Pasolini di Giorgio Viglino

Cesenatico: Agostini (senza fatica) si afferma nel duello con Pasolini Cesenatico: Agostini (senza fatica) si afferma nel duello con Pasolini Nella corsa delle «350» - Il campione del mondo ha staccato il rivale di mezzo minuto - Mino si è imposto anche nella «500» - Nelle altre classi, successi di Parlotti, Simmons e Grassetti dal nostro inviato Cesenatico, lunedi matt. Tante gare, tutte incerte e combattute nel pomeriggio di Cesenatico, con una eccezione sola, la corsa delle « 350 ce ». Là dove il pronostico risultava alla vigilia impossibile, dove era difficile assegnare una preferenza minima ad Agostini o a Pasolini, è venuta fuori a sorpresa il monologo del campione del mondo. Agostini è passato a condurre al primo giro sul secondo rettilineo e non ha più lasciato il comando, accumulando gradualmente due o tre secondi in ciascuno dei giri iniziali, fino a chiudere con un vantaggio superiore al mezzo minuto, che pareggia con un margine d'interessi del cento per cento il distacco che Pasolini aveva ottenuto a Riccione. Ora il conto dei successi (vittorie di classe soltanto, sema considerare l'unico confronto nella « 500 ce » toccato agevolmente ad Agostini) ritorna in parità, ma a ben vedere è Agostini a vantare un bilancio pienamente in attivo. Ha vinto a Modena e qui a Cesenatico, ovvero nelle uniche due gare di campionato, lasciando al rivale i successi nelle kermesses di Rimini e di Riccione, risultati che vivono per un giorno soltanto. Pasolini, che lo scorso anno riusci, grazie ai successi sulla riviera romagnola, a conquistare il titolo italiano nella 350, rischia ora di rimanere a mani vuote: basta ad Agostini vin- ! cere una sola delle tre gare ani cora in programma, magari già | quella di domenica prossima a i Milano Marittima, e il gioco à | fatto. Che cosa è successo per capovolgere nel breve spazio di dieci giorni l'equilibrio dei valori? Dice Magni, direttore sportiov della MV: « A Riccione slamo arrivati con le macchine non a punto. Non abbiamo trovato subito la carburazione esatta e quando Mino è andato in pista, già prevedevamo un mezzo disastro. Stavolta abbiamo avuto tutto 11 tempo necessario e il risultato si è visto. La MV non rimane mal indietro per molto ». Dall'altra parte la giustificazione è venuta pronta, ancor prima che finisse la corsa. « li motore non riusciva a salire di girl », diceva il signor Benelll, patron della Casa pesarese, a chi gli chiedeva un parere e anche a chi non 10 sollecitava affatto. Di concreto sta il fatto che a tre settimane dall'Inizio del campionato del mondo si sono ristabilite le antiche posizioni: davanti la MV con una macchina dall'ottimo rendimento e un altro motore in fase \ di messa a punto, che dovrebbe migliorando ancora, seconda la Benelli, che denuncia un calo di potenza abbastanza preoccupante, se si considera che la stagione è appena agli inizi. Gare incerte, dicevamo all'inizio, e tra tutte appassionante la prova della 250. Grassetti e il giovane Anelli hanno condotto un inseguimento fantastico alla caccia dell'australiano Carruthers. che aveva preso un margine di vantaggio di oltre 20 secondi nei giri iniziali, per raggiungerlo a quattro tornate dalla fine. Le tre Yamaha hanno compiuto gli ultimi chilometri l'una nella scia dell'altra e alla fine, in volata. Grassetti ha avuto la meglio su Carruthers, Con Grassetti, in evidenza un altro pilota italiano, Bergamonti, che è giunto secondo nella 125, dietro all'iridato Simmons (ora è primo, a punteggio pieno, nella classifica del campionato italiano), e terzo nella 350. Parlotti ha vinto la 50 ce, dove è mancato 11 confronto con l'iridato spagnolo Nieto, ritiratosi dopo pochi giri. Per chiudere, Agostini si è imposto, come al sgltto, iu>Ua prova delle 500, ma per parecchi giri gli è rimasto incollato alla ruota Silvano Bertarelll, sulla Kawasakl della scuderia Imperiali. Giorgio Viglino

Luoghi citati: Cesenatico, Milano, Modena, Riccione, Rimini