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Arrivederci al Giro d'Italia Arrivederci al Giro d'Italia Ancora un successo folgorante, la sensazione di trovarsi di fronte ad un atleta prodigioso, capace di vincere ogni volta che vuole. La prepotenza del fuoriclasse che non si accontenta di trionfare ai punti, che invece cerca (e trova) la folgorante affermazione per k. o. I suoi rivali abbassano malinconicamente bandiera contro una forza ed uno slancio irresistibili, rassegnati davanti ad un uomo dalle dimensioni del fenomeno. Forse, un giorno, Merckx sarà obbligato a pagare il fio di così entusiasmante sicurezza. Ma si può esser certi che mai cambierà stile, il correre all'attacco gli. viene d'istinto, è cosa per lui naturale, congeniale al suo carattere di campione autentico. Proprio per questo, conoscendo l'orgoglio che lo anima, gli crediamo poco quando dichiara la sua poca voglia di prender parte al Giro d'Italia. Eddy, lo scorso anno, ha lasciato un conto in sospeso, la tappa in cui venne messo fuori gara da un dubbioso verdetto del controllo antidoping. Merckx, allora, fu scosso dalla rabbia di chi si sente defraudato dallo sgambetto della cattiva sorte. E* vero, disse, nella stizza amara del momento, che mai più si sarebbe allineato al via della massima prova italiana. Ma è passato del tempo. Eddy ripete il suo scarso desiderio di tentar l'avventura. Ma siamo convinti di vederlo al via. Lo ripetiamo, ha un conto in sospeso. E c'è da scommettere che, all'epoca giusta, Merckx sarà puntuale all'appuntamento. Ha da riprendere quella Maglia rosa quasi smarrita per strada. Roubaix. La possente azione di Merckx sotto la pioggia