Un anno difficile il '69 per il settore meccanico

Un anno difficile il '69 per il settore meccanico Relazione del presidente dell'Anima Un anno difficile il '69 per il settore meccanico « Il 1969 rappresenta torse uno tra i più difficili anni della vita associativa, a causa delle riper eussioni della profonda crisi che travaglia le istituzioni politiche e sociali del Paese », ha dichia rato il cav. del Lav. ing. Pietro Bertolone, nella sua relazione all'assemblea annuale dell'Anima (Associazione Industriale Meccanici e Metallurgici). Uno dei fattori principali della situazione del settore metalmec- I canico nello scorso anno è costitutto dalla vertenza per il rinno j vo contrattuale. L'onere economi co del nuovo contratto è valutabile in un aumento del 27-30' i , del costo totale della manodopera, il che porta il costo medio del lavoro al di là della media i europea. Le astensioni dal lavoro hanno causato una caduta verticale della produzione, specie in alcuni rami meccanici; e l'anno si è chiuso con un aumento medio del pròdotto industriale di appena il 3,194 rispetto al 1968. Particolarmente Significativi sono I seguenti dati, che rispecchiano le variazioni pròduttlve tra il 1969 e il 1968 in tre settori fondamentali: industrie metallttrgclche * 1,0^ó; industrie meccaniche t 1,246; costruzioni di mezzi di trasporto — 1,294. Le notizie ufficiose sull'anda mento della produzione in gennaio segnalano un lento recupero (•f 3,3"b sul gennaio 1969). Attualmente risultano iscritte all'Anima 706 aziende, che occupano un complesso di 240.084 dipendenti. L'Assemblea ha quindi ratificato la nomina a Consiglieri dei signori: ing. Ernesto Bosio, ing. , Sergio Pininfarina e ing. Lean-' dro Saija (cooptati durante l'an- i no). Sono stati inoltre rieletti i j Consiglieri scaduti per compiuto triennio: dr. Franco De Regibus, avv. Giorgio Garino e ing. Um- ! berto Masetti (grande industria); dr. Alberto Perna e comm. Er- I nesto Pramaggiore (media indùstria); ing. Giovanni Fiore, com.te | Bruno Gazzi e gr. uff Torretta (piccola industria) Alfa Romeo S.p.A. — L'assemblea degli azionisti dell'Alfa Romeo ha approvato il bilancio 1969 che, dopo lo stanziamento di 17 1 miliardi e 822 milioni (contro 17 miliardi e 40 milioni del 1968) ad ammortamenti ordinari e anticipati, chiude con un utile netto di 4 miliardi e 497 milioni (5 miliardi e 860 milioni nel '68), che ha permesso di mantenere al capitale un dividendo di lire 60. In sede straordinaria, e stato neliberato l'aumento di capitale a pagamento da 60 miliardi a 70 j miliardi, con l'emissione di 10 mi- Sgemo ! lioni di azioni ord. da lire 1000, da offrire in opzione agli azionisti a lire 2000. Magneti Marelli — L'assemblea degli azionisti della Fabbrica Italiana Magneti Marelli ha approvato il bilancio 1969, chiuso con un utile netto di 386 milioni, dopo aver assegnato ad ammortamenti ordinari e anticipati 3 miliardi e 318 milioni. L'utile netto, integrato con un prelievo di 340 milioni dalle riserve, ha permesso di mantenére al capitale un dividendo di lire 70 lorde, pagabile dal 4 maggio. L'assemblea ha eletto il nuovo consiglio di amministrazione nelle persone dei sigg.: Gaudenzio Bono, Senatore Boiiettl, Corrado Ciuti, Antonio Mangano, Fermo Marelli, Bruno Antonio Quintavalle, Paolo Ragazzi. In sede straordinaria è stato approvato l'aumento di cantal» a pagamento da 6 miliardi a 9 miliardi, con emissione di 2,5 milioni di azioni ordinarie e 2,5 milioni di azioni privilegiate, da offrire in opzione ai possessori delle due categorie di azioni, in ragione eli una ogni 2, a lire 600 più L. 300 di sovrapprezzo e lire 35 di conguaglio dividendo.