Monica bella di notte di Stefano Reggiani

Monica bella di notte Incontro con l'attrice a Porta Palazzo Monica bella di notte Esiiante, Monica Vitti si sporge dalla cantonata a scrutare la strada notturna. Passa una macchina sportiva, il giovanotto al volante frena e si affaccia, ben disposto. Monica si ritrae ed ha uno scambio concitato di battute con Enzo Jannacci. « No, no », dice lui con quella voce accartocciata che ha cantato i barboni milanesi. Le altre parole non arrivano fino alla macchina da presa. Il giovanotto in automobile sportiva rivolge le sue attenzioni ad un drappello di passeggiatrici che non hanno la reticenza di Monica, ancora alle prime armi. L'attrice è arrivata da poco sid set, è rimasta in albergo fino all'ultimo; fa freddo e ogni tanto un velo di pioggia annebbia la luce bianca dei riflettori. A Porta Palazzo, nella Torino più popolare e caratteristica, si gira II frigorifero, episodio del film Le coppie. Regista Monicelli. operatore Di Palma. Che storia è? Monicelli, serafico in mezzo alla confusione, saltellando con grazia tra i cavi stesi dagli elettricisti, la racconta in poche parole. Una coppia di giovani sardi, lui rustico e sco?itroso, lei lentigginosa e un poco frivola, giungono a Torino, sperando di conquistare il benessere. Lui lavora, ma non guadagna troppo. Comperano a rate un frigorifero, come primo segno della civiltà dei consumi alla quale si sono votati. Non finiscono le rate, che lui resta disoccupato. C'è un modo solo per avere subito il denaro necessario, e non perdere il frigorifero. Monica per una volta sacrificherà la sua virtù tra le dolutine che passeggiano. Il valore di una rata,- poi basta. Tra naturali reticenze si compie il sacrificio consumistico. Ora hanno i soldi del frigo, ma nel negozio dove si recano per pagarlo c'è una bellissima lavatrice, tutta lucente, con tanti programmi di bucato. Resisterà la virtù di Monica alla nuova seduzione? Monicelli cosparge di succhi ama rognoli le sue storie, anche se \ il suo intento dichiarato è di fare divertire la gente. Monica lascia il set e viene a sedersi accanto a noi. Questa donna con la bocca imbronciata e la voce friabile ha impersonato un piccolo mito per gli spettatori avveduti, una decina d'anni fa. Ai tempi de L'avventura Monica era la passione segreta di tutti, gli intellettuali di provincia. La donna chiusa e sofferente che si vorrebbe consolare. Monica dice: « Posso smentire la favola della Monica ridanciana? I personaggi che amo di più sono quelli di Antonioni, le donne che mi sono rimaste attaccate alla pelle sono le interpreti de L'avventura e de L'eclisse. Ho visto Zabriskie Point, è stupendo. Spero solo di tornare presto a un ruolo serio, spero di fare presto un film con Michelangelo ». Perché non l'ha fatto prima? « Perché i film allegri piacciono alla gente e ai produttori. E' naturale, divertono anche me. Non accetto mai una interpretazione se non ne sono convinta. Basta un particolare per farmi dire di no. Per esempio, il film La moglie del prete che adesso interpreta la Loren. Non ho accettato la proposta di girarlo per la faccenda del prete ». Lei è per il celibato dei preti? « No, che si sposino pure, ma non sposino me. Non riesco a innamorarmi di un prete, neanche per finta, non so, è più forte di me, non è moralismo, è un residuo forse della mia educazione ». La Vitti ha pregiudizi seri, da saggia signora borghese. Dice ridendo: « Non accetto il nudo. Se appena devo tirarmi giù una spallina, divento rossa. Per me è tanto naturale e bello spogliarsi in privato, quanto è imbarazzante e un poco inutile spogliarsi in pubblico davanti alla macchina da presa ». E' allegra perché ha ricevuto a Spoleto un premio che riconosce la sua capacità di interpretare, con eguale bravura, personaggi comici e drammatici. Confida nei nuo- vi registi, ma non troppo: sono fedeli a se stessi, poco allo spettacolo. Sogna il teatro che è stata la sua prima passione. L'attrice è richiamata sul set, Jannacci l'aspetta, si ripete la scena della cantonata. Prima che Monica si decida a scendere sul marciapiede, spunterà il giorno. Stefano Reggiani Monica Vitti: dal drammatico al comico, con qualche nostalgia (Foto Team)

Luoghi citati: Spoleto, Torino