"Alfredo il grande,, guerriero controvoglia

"Alfredo il grande,, guerriero controvoglia LE PRIME SULLO SCHERMO "Alfredo il grande,, guerriero controvoglia (Nazionale) - Il film inglese a colori di Clive Donner, Alfredo il Grande («Alfred the Great »), rievoca con notevole cura storica e ambientale la figura di un principe del Wessex vissuto nella seconda metà del IX secolo. Tipo introverso e ambiguo, Alfredo ha l'animo del mistico più che del guerriero: sta per esser ordinato sacerdote quando il fratello re lo manda a prelevare nel chiostro per affidargli il comando delle armate cristiane che debbono fronteggiare i danesi del barbaro re Guthrum, invasori della Britannia. Alfredo si rivela buon condottiero, sconfigge il nemico e, morto il fratello, gli succede sul trono dopo le nozze con Aelswith, figlia d'un altro sovrano anglo-sassone. Intanto Guthrum, non rassegnato alla sconfitta, rompe il patto di non aggressione, in una insidia cattura Aelswith, conquistandone la simpatia. La riscossa di Alfredo non tarda; alla testa dei suoi, addestrati secondo i metodi delle antiche falangi macedoni, batte definitivamente i danesi e riconquista la sposa. Clive Donner, il regista del « Cadavere in cantina » e di « Ciao, Pussycat », si è probabilmente trovato un po' a disagio nel genere storico-leggendario, nuovo per lui: il film ne soffre nei trapassi psicologici del protagonista, votato alla preghiera e costretto suo malgrado a brandire la spada. Perciò il personaggio del giovane guerriero risulta opaco, a tratti addirittura debole, e della grandezza per cui è passato ai posteri il film offre una documentazione piuttosto ristretta. Né si può dire che l'attore, David Hemmings («Blow-up») giovi sempre alla figura del sovrano: quel che c'è di complessato, di esitante nel re è raffigurato puntualmente, mentre gli difetta l'impeto bellico, anche se le battaglie ch'egli comanda avanti le macchine da presa appaiono cinematograficamente costruite con grande maestria e sono il vero, anzi l'unico, punto di forza dello spettacolo. vice * Turi Ferro. Le scene sono di Francesco Contraffatto, i costumi di Titus Vossberg, le musiche di Angelo Musco. Accanto a Turi Ferro nei ruoli principali Ave Ninchi, Umberto Spadaro, Ida Carrara, Milla Sannoner, Fioretta Mari. Lo spettacolo ha ottenuto premi all'estero ed è stato invitato alla rassegna inglese dell'Aldwych di Londra.

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