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Assolto lo sparatore condannato il ferito Assolto lo sparatore condannato il ferito Epilogo di un episodio di sangue tra fratelli a Viù Un contadino di Viù, Giuseppe av. 43 anni, è comparso ieri Luzzatti, p.m. Gay, 43 anni, è in assise (pres Amore, cane. Santostefano) per tentato omicidio del fratello, Tommaso, detto « Tomalin », 46 anni, che a sua volta rispondeva di minacce e ubriachezza. Il 24 febbraio '69, verso le 16, ii Tomalin », armato di un tridente, si affaccia sull'aia del fratello. E' ubriaco e urla: « Vi ammazzo tutti, faccio una strage ». Giuseppe, che sta lavorando nella stalla, sua moglie Maria, incinta, non reagiscono. La figlia Piera, 20 anni, corre a telefonare ai carabinieri e poco dopo giunge il brig. Allegro. Tommaso si è ritirato in casa e il sottufficiale lo calma. Ma un'ora dopo l'ubriaco ha un'altra crisi. Nella stalla, ora, c'è la nipote intenta a mungere. « Vi uccido tutti ii urla « Tomalin ». Dal balcone si affaccia Giuseppe e si rende conto che la figlia corre serio pericolo. Afferra il fucile da caccia e spara. Tomma so è colpito al braccio sinistro so è colpito che poi rimarrà anchilosato. Dall'ospedale, d'ordine del giudice, viene portato a Collegno. « Non volevo ucciderlo — ha detto Ieri Giuseppe, difeso dall'avv. Ar.berti, — ma solo spaventarlo. Sono 20 anni che ci perseguita e quando beve diventa pericoloso. Nel '57 tentò di uccidere mia moglie con 7 coltellate». « Tomalin » si è difeso dicendo che quando fu ferito non minacciava nessuno. « E non avevo bevuto », ha aggiunto. Il brigadiere lo ha smentito: ti Anche dopo 11 ferimento non riusciva a l'are un discorso coerente ii. Il p.m. ha chiesto la legittima difesa per Giuseppe e la condanna di Tommaso a 1 anno di carcere e 2 di casa di cura. La Corte ha assolto lo sparatore ed ha condannato 11 fratello, assistito dall'avvi Volante, a 10 mesi e 15 giorni per minacce e ubriachezza con tì mesi di casa di cura.