Raggiunto un accordo per i tessili Ora s'attende il sì delle assemblee di Giancarlo Fossi

Raggiunto un accordo per i tessili Ora s'attende il sì delle assemblee Chiusa la vertenza dopo centododici ore di sciopero Raggiunto un accordo per i tessili Ora s'attende il sì delle assemblee Il contratto in vigore dal 1" maggio - 1 punti principali - Aumenti: 72 lire orarie per gli operai, 13.700 lire mensili per gli impiegati - Orario: riduzione graduale di un'ora alla settimana (differenze fra turni diurni e notturni) - Lavoro straordinario: non obbligatorio - Cottimo: aumento del minimo al 10 per cento - Notevoli benefici per il trattamento in caso di malattia e d'infortunio - Diritti sindacali: gli stessi dei metalmeccanici - Donat-Cattin sottolinea l'importanza dell'intesa (Nostro servizio particolare) Roma, 24 aprile. I 400 mila lavoratori tessili avranno un nuovo contratto nazionale dal 1" maggio prossimo, con due mesi di anticipo sulla scadenza di quello attualmente in vigore. Dopo oltre venti ore di intensi negoziati guidati dal ministro del Lavoro Donat-Cattin e dal sottosegretario Toros, è stato concluso oggi un accordo di massima che conclude in modo soddisfacente la vertenza aperta nel febbraio scorso tra polemiche e agitazioni. L'intesa prevede notevoli miglioramenti economici e normativi. In particolare: 1) aumenti salariali: 72 lire orarie per gli operai e 13.700 lire per gli impiegati e gli intermedi; 2) orario di lavoro: per i turni diurni riduzione di un'ora di lavoro settimanale dal T maggio 1970, di un'ora dal 1" luglio 1971, di due ore dal 1" luglio 1972, realizzando così prima della scadenza del vecchio contratto (fissata al 1" luglio 1970) la riduzione di un'ora lavorativa e, nell'arco di validità del nuovo contratto, la settimana lavorativa di quaranta ore. L'orario sarà normalmente distribuito nei primi cinque giorni della settimana. Eventuali deroghe dovranno essere contrattate a livello sindacale. Per il turno notturno, la riduzione di quattro ore sarà eseguita in due fasi: la prima dal V maggio 1970, la seconda dal 1" luglio 1971: », ■3) lavoro straordinario: oltre al miglioramento della percentuale di maggiorazione per i turni notturni è stato introdotto il principio della « non obbligatorietà »; 4) cottimo: aumento del minimo al 10"ó; 5) trattamento di malattia: abolizione della « carenza » (fino ad oggi per i primi tre giorni non veniva corrisposta alcuna integrazione) e pagamento del 300.b per i primi tre giorni dal 1" maggio 1970; del 60"ò dal quarto al ventesimo giorno e del 100"ó dal ventunesimo al 180' giorno, compresa l'indennità inani, a decorrere dal 1" gennaio 1972. Altri benefici: per il trattamento in caso di infortunio, 100 "n dal 1" gennaio 1971; tre | settimane di ferie per gli operai e mantenimento degli scaglioni superiori: riconoscimento di una retribuzione pari ad 80 ore per il congedo matrimoniale; per l'indennità di malattia, aumento dello scaglione da 32 a 40 ore; per gli assistenti, parità economica e normativa con gli impiegati; per la revisione delle attuali qualifiche, da definire entro il 1" luglio 1972, è stato fissato l'onere dell'1,50 "o. Diritti sindacali: sono state accolte in linea di massima le richieste avanzate dalla categoria, seguendo praticamente l'accordo dei metalmeccanici (assemblee, permessi, tutela dei dirigenti sindacali, procedimenti disciplinari ecc.). Le federazioni dei tessili a- , derentj aUe maggiorJ confede 1 razioni (Filtea-Cgil, Filta-Cisl Uilta-Uil) hanno giudicato in modo positivo l'accordo raggiunto dopo 112 ore complessive di sciopero. « Il risultato della trattativa — rilevano le tre federazioni in un comunicato unitario — consolida e sviluppa complessivamente le conquiste realizzate nell'autunno soprattutto per quanto riguarda gli aumenti salariali, la distribuzione dell'orario di lavoro, il trattamento di malattia, il "non riproporzionamento" degli istituii fondamentali ». Tra domani e il 1" maggio l'intesa sarà sottoposta alla ratifica delle assemblee. Tutte le agitazioni sono state sospese. L'importanza dell'accordo è stata sottolineata dallo stesso ministro on. Donat-Cattin. « L'onere che il contratto pone sull'industria tessile, ha detto, è forte, ma non è troppo in rapporto allo squilibrio esistente con le remunerazioni degli altri settori. Noi crediamo tuttavia che il peso non sia insopportabile dagli imprenditori lanieri e cotonieri se essi punteranno decisamente all'espansione. Abbiamo davanti buone prospettive di sviluppo: il loro realizzarsi è legato alla capacità di porre al suo servizio tutto quanto di positivo ha animato l'autunno caldo ». Il ministro ha sottolineato che la firma dei contratti degli elettrici e dei tessili conclude favorevolmente il lungo ciclo di rinnovi contrat tuali iniziatosi nell'autunno scorso. Con il contratto degli elettrici, ha osservato Donat-Cattin, i sindacati hanno dimostrato un alto senso di responsabilità, consapevoli che « la più grande riforma di struttura, realizzata con la nazionalizzazione dell'industria elettrica, andava difesa proprio dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali che l'avevano reclamata e sostenuta ». Il contratto dei tessili giunge ad una categoria di grandi tradizioni, ha concluso il ministro, nella vita sociale del Paese, che « ha sopportato in un secolo durissimi sacrifici e si riscatta ora dal sottosalario, cosi come ieri si è riscattata dal supersfruttomento delle donne ». Giancarlo Fossi -f

Persone citate: Donat-cattin, Toros

Luoghi citati: Roma