La ragazza fuggiasca torna in tempo per assistere alla morte di suo padre

La ragazza fuggiasca torna in tempo per assistere alla morte di suo padre Da Marsiglia in treno fino a Savona, poi una corsa in auto La ragazza fuggiasca torna in tempo per assistere alla morte di suo padre Dice tra le lacrime : « Mi ha riconosciuto, mi ha preso la mano e l'ha stretta fino all'ultimo » - L'ex impiegata racconta come visse con un tunisino, padre di 5 figli - Ora mormora: « Devo pensare a mia madre » Rosalba Certo, l'impiegata ventiduenne scomparsa di casa due mesi fa, è tornata ieri mattina: in treno da Marsiglia a Savona, dove l'aspettava la madre; poi, in auto, una corsa disperata a Torino, all'ospedale San Giovanni, dove il padre stava morendo. Ha potuto riabbracciarlo. Ora dice tra le lacrime: « Mi ha riconosciuta. Non riusciva- a parlare, ma mi Ila riconosciuta. Mi ha afferrato la mano ed ha continuato a stringerla sino all'ultimo ». Edoardo Certo, 53 anni, camionista, è morto alle 15: aveva avuto un collasso il giorno ln cui Rosalba se n'era andata, poi gli hanno trovato un cancro Hi polmone. Il 28 febbraio la madre della ragazza, Niki Karidi. rincasando dalla spesa, trovò l'alloggio de- \ serto e a soqquadro; la porta 1 sul cortile era aperta. Sospetto un rapimento: la figlia si era in- I namorata di Antonio Torrente, 30 anni, tunisino, sposato con 5 figli e separato. La donna pensò 1 che l'uomo, che si era sempre rifiutato di conoscere la fami- i glia, avesse costretto Rosalba a seguirlo. La giovane smentisce: « nono j andata con lui spontaneamente, la casa era in disordine perché \ j avevo latto in netta i bagagli. I La decisione di seguirlo l'avevo ] giù presa da qualche tempo: per i questo avevo lasciato l'impiego 1 alla " Luvazza ", Punimmo per | Milano in macchina, poi in acreo j Uno a Nizza. Abbiamo alloggialo 1 all'Hotel Terminus e ogni giorno j I j ci spostavamo a Marsiglia dove Antonio ruote aprire un bar. Lui mi ha sempre trattata bene e quando gli ho detto che volevo tornare non si è opposto ». Dalla Francia Rosalba telefono tre o quattro' volte alla madre. I « Quando mi dissero che il bah I bo si era ammalato pensavo lo I cosi malato Solo dopo qualche lililililllllllliiliiiiiiiiinillllllillll minifacessero per Ianni tornare. Mio padre era sempre stato bene e non potevo immaginare che /osse i /e(tera ». Eccone il testo: i deciso di scriverti anziché I tempo ho capito che era la ve \ rita ». Prosegue: « Le telewnutc con - mamma erano molto penose, la « Ho tele fonarti, anche se lo desidero tan to, poiché penso cosi sia meglio per tutte e due. Spero che ciò serva a tranquillizzarti un pochino e a dimostrarti che sto bene. Ma sono sempre ln continuo pensiero per la tua salute e quella di papà li. Fu l'unico biglietto, poi Rosai ha decise di tornare: « Lunedi stavo preparando la valigia quando arrivò la polizia. Ora devo pensare a mia mgdre: cercherò un lavoro qui ». en e, presentanti del lavoratori e degli imprenditori per l'esame della controversia. Dopo le precisazioni, il ministro ha invitato le parti i a riprendere 1 contatti in sede Ho ! locale, e n j1 '"1 *1 '111111 *M11111M(MMin 1 niM111n1111JMiM ì ■r.~e.m«***'-'..W'- * Rosalba Certo conforta la madre - Il padre, Edoardo, mono tra le sue braccia

Persone citate: Antonio Torrente, Francia Rosalba, Ianni, Rosai

Luoghi citati: Marsiglia, Milano, Nizza, Savona, Torino