Londra esporterà ostetriche

Londra esporterà ostetriche Londra esporterà ostetriche Scarseggiano nel Mec mentre l'Inghilterra ne ha in sovrabbondanza (Nostro servizio particolare) Londra, 20 aprile. L'ingresso della Gran Bretagna nel Mercato Comune Europeo e definito spesso dagli esperti inglesi come un parto difficile. Curiosamente e appropriatamente — ha rilevato ieri il Sutiduy Telegraph — le ostetriche del Regno Unito potrebbero fornire alla comunità allargata una valida assistenza. La Gran Bretagna, spiega l'articolo, è l'unica nazione europea occidentale che disponga di un numero adeguato di ostetriche: ne ha ventiquattromila, su una popolazione di circa 56 milio ni di abitanti. Tra i Sei in vece le ostetriche scarseg giano: ce ne sono in totale nell'intero Mec, 37 mila, su una popolazione complessiva di oltre 150 milioni dì abitanti. Tali cifre sono menzionate in un rapporto dell' International Confederation of Midwives che aggiunge questi dettagli: la Germania occidentale, con una popolazione superiore a quella del Regno Unito, ha appena novemila ostetriche: la Francia, con 45 milioni di cittadini, ne ha ottomila. Esiste già una « Associazione delle ostetriche dei Paesi del Mercato Comune », e un suo rappresentante ha sottolineato, la scorsa settimana a Bruxelles, che la si- I Illazione, specie nei piccoli centri e nei comuni isolati, I « sta diventando tragica ». In taluni Stati, peraltro, gli stranieri sono esclusi dall'esercizio della professione ostetrica. La Commissione del Mercato Comune sta adesso cercando di elaborare norme soprannazionali che aboliscano l'incongruenza in una sorta di « Mec delle ostetriche ». L'Inghilterra rimane però l'unico Stato che abbia un vero surplus nel settore, cioè che sia in grado — se si può dir cosi — di esportare ostetriche senza danno per le sue esigenze interne. Al di qua della Manica, infine, l'ostetricia è assai qualificata: migliaia di straniere vengono a specializzarsi a Londra. c. c.