Ministro di Bonn attacca l'America di Tito Sansa

Ministro di Bonn attacca l'America Aspre critiche a Nixon Ministro di Bonn attacca l'America I tedeschi sarebbero irritati perché Washington non appoggia « sinceramente » la Ostpolitik (Dal nostro corrispondente) Bonn, 20 aprile. Alla vigilia dei colloqui tedesco-polacchi (che riprenderanno domani a Varsavia) e a un mese dal secondo « vertice intertedesco » ( fissato per il 21 maggio a Kassel), la «Ostpolitik» del governo Brandt-Schecl sembra avere perduto di slancio. Stati Uniti e Francia non la appoggerebbero come gli ambienti governativi di Bonn hanno fatto credere nelle scorse settimane. Lo si rileva da un'intervista concessa a Joe Alex Morris, corrispondente del « Los Angeles Times », dal segretario di Stato agli Esteri Rolf Dahrendorf. Nell'intervista, che ha suscitato clamore sia a Washington sia a Bonn, Dahrendorf (esponente del partito liberale e uno dei consiglieri del ministro degli Esteri Walter Scheel) ha definito la politica americana « piena di banalità », precisando che « manca di previsioni pratiche e non riflette il pesa e il prestigio di una superpotenza ». Secondo Dahrendorf, è « una grande disgrazia » che nell'attuale fase critica delle trattative Est-Ovest gli Stati Uniti siano disposti ad assumere la propria responsabibilità politica meno che negli ultimi anni. Il Segretario di Stato tedésco ha rimproverato agli Stati Uniti e alla Francia di procedere troppo lentamente nelle trattative con l'Unione Sovietica per Berlino Occidentale. « Deploro molto che i nostri alleati non collaborino più attivamente », ha aggiunto, accusando Washington e Parigi di non avere concertato i colloqui berlinesi con la Ostpolitik di Bonn e di avere adottato una tattica temporegglatrice. Dahrendorf ha detto che il presidente americano « tende ad accomodarsi nel fondo della vettura, lasciando agli altri il lavoro preliminare» ed ha espresso il sospetto che gli S. U. non continueranno a recitare la parte di superpotenza, ma, dopo il Vietnam, si concentreranno sui problemi di politica interna. L'intervista è stata smentita dal ministro degli Esteri Walter Scheel in persona, ma in modo poco convincente. « Dahrendorf — tìice Scheel — non ha concesso un'intervista, ma solo un breve colloquio informativo, il cui contenuto è stato deformato ». A Bonn intervista e smentita lasciano perplessi. Negli ambienti diplomatici si ha l'impressione che le dichiarazioni (certo non casuali) di Dahrendorf siano indice -di un certo malcontento sorto in seno alla coalizione governativa a causa della Ostpolitik, quando si è constatato che Washington e Parigi non l'appoggiano come ufficialmente si fa apparire. Tito Sansa