Genocidio in Cambogia? di Renzo Carnevali
Genocidio in Cambogia? ANALISI Genocidio in Cambogia? (Un odio razziale antico e profondo divide i kmeri e i vietnamiti) « Sposate cambogiani con cinesi. — disse due anni fa il principe Sihanuk — e nasceranno figli cambogiani, sposate cambogiani con vietnamiti e avrete figli vietnamiti ». In una battuta, si esprime l'antica inimicizia tra i due vicini indocinesi. Nel Vietnam meridionale la minoranza kmera si è dissolta nella sovrapposizione vietnamita, nel Cambogia i 600-700 mila abitanti di stirpe vietnamita, cioè un decimo della popolazione, emergono per un fiero spirito di colonia, rifiutano di confondersi con gli autoctoni kmeri e ne respingono la lingua e il modo di vita. I matrimoni misti, che darebbero frutti non equi, sono rari. Antefatti storici, che sono ancora sentiti, alimentano l'inimicizia fra i due popoli e si proiettano ora nella persecuzione dei vietnamiti nel Cambogia. Nella storia dei kmeri il vicino orientale è il nemico ereditario; sentimenti di inferiorità e di disprezzo si alternano nei cambogiani di fronte ad esso. I vietnamiti sono i conquistatori del delta del Mekong, che fu un tempo provincia fertile di riso dell'impero kmero. Se non fosse intervenuta la colonizzazione francese, nel 1863, l'espansione dell'impero di Hué si sarebbe spinta assai più a occidente. Tuttavia i vietnamiti ricomparvero poi, questa volta insieme coi francesi. Attivi, precisi, efficienti, furono scelti dai colonizzatori per amministrare i parenti poveri d'Indocina. I francesi contarono, naturalmente, anche sull'antica inimicizia fra cambogiani e vietnamiti: costoro, nel Cambogia, non avrebbero potuto essere che proconsoli fedeli e severi. Certamente questi vicini rappresentavano un modello di vita superiore. Dilagati nel corso dei secoli nel Cambogia agricolo e primordiale, essi si diedero al commercio monopolizzando quello del riso, divennero proprietari di piantagioni, diffusero la pesca nel Mekong. I francesi, quando iniziarono la produzione di caucciù nella provincia di KompongCham, deportarono qui interi villaggi di vietnamiti dal Golfo del Tonchino. La classe colta e benestante kmera odia la minoranza vietnamita per nazionalismo e per risentimento storico; quella contadina perché la sua attività è estranea alla tradizione primitiva del paese. La presenza di truppe vietcong e nord-vietnamite nel Cambogia ha esasperato l'antagonismo razziale, ma ha creato anche situazioni paradossali. Perseguitati dai cambogiani, non soltanto i vietnamiti poveri, ma anche quelli ricchi, che nella patria d'origine sarebbero anticomunisti, riconoscono nel Vietcong la sola forza che può proteggerli e ri allineano con esse. Perseguitati doppiamente ] erché vietnamiti e perei cattolici (lo sono nove su cii0ci), « stranieri che hanno uva religione straniera », come predicano i buddisti a Phnom Penh, invocano e ottengono la protezione del Vietcong, contro il quale, in patria, i cattolici sono i più accaniti nemici. Non ultimo paradosso è la geografia del conflitto ormai cominciato e delle zone di influenza che si stanno delineando nel Cambogia. I vietcong prevalgono nella provincia settentrior^le di Kompong-Cham e nelle 'one prossime al delta del IV 'long, in cui la minoranza vi, tnamita è più numerosa. Bene indottrinati, fanno tacere la loro animosità nazionalista. Nella provincia di KompangCham essi organizzano i contadini kmeri insieme con 1 vietnamiti delle piantagioni di caucciù. A questi parlano nella loro stessa lingua, ai kmeri fanno ascoltare la voce di Sihanuk esule, registrata su nastro. Lavorano anche per dare un'armata cambogiana a un principe cambogiano. Renzo Carnevali Salgo' , liti aprile — Il Comando degli S. U. di Saigon annuncia la perdita di cinque elicotteri nella giornata di ieri. L'abbattimento dei cinque velivoli ha provocato la morte di quattro militari americani ed il ferimento di sai. (Ap)
Luoghi citati: Cambogia, Phnom Penh, Saigon, Vietnam
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