Mazzinghi supera Scott ma non ritrova se stesso

Mazzinghi supera Scott ma non ritrova se stesso A Bologna dopo quasi un anno d'inattività v .—, —. Mazzinghi supera Scott ma non ritrova se stesso La tattica ostruzionistica dell'inglese danneggia il pugile italiano, che riesce comunque ad imporsi con tre punti di vantaggio - Scott aveya fatto fare brutta figura anche a Benvenuti (Dal nostro inviato speciale) Bologna, 18 aprile. Sandro Mazzinghi, al suo ritorno su un ring italiano dopo un anno di inattività appena interrotto da un match in America nel dicembre scorso, ha sconfitto ai punti stasera a Bologna l'inglese Harry Scott, che già aveva resistito in piedi a Benvenuti, a Duran e a Bogs. Il pugile toscano ha ritrovato il calore dell'entusiasmo del « suo » pubblico, ma non ha ancora completamente ritrovato se stesso anche se, nel valutare ia prova di Sandro, bisogna tener conto delle doti dell'avversario. Harry Scott ha confermato — già lo si sapeva — di essere un « mostro » di abilità difensiva e di resistenza fisica ed oltretutto estremamente pericoloso nelle reazioni all'uscita dal clinch. L'inglese, fidando nell'eccezionale solidità della sua mascella, ha badato soprattutto a proteggersi il corpo dalle micidiali bordate ai fianchi che costituiscono l'arma preferita di Mazzinghi. Una tattica ostruzionistica portata avanti con molta intelligenza ed eccezionale lucidità, che ha permesso a Scott di aggiungere al suo record quest'altra onorevole sconfitta ai punti. Mazzinghi ha vinto con pieno merito, con un margine di tre punti, ma ha terminato l'incontro col volto martoriato dai colpi, quasi più segnato del suo avversario dalla pelle di bronzo. Ciò significa che l'ex campione del mondo, bersagliato spietatamente dopo ogni attacco dai maligni ganci in uscita dell'inglese, ha superato pienamente il collaudo dal punto di vista fisico. Un Mazzinghi non sufficientemente preparato, logorato da una lunga carriera, non avrebbe certamente assorbito con disinvoltura i colpi di Scott che, non dimentichiamolo, è uno dei più forti pesi medi d'Europa. Sandro ha mostrato, dunque, di avere ancora nel fisico risorse tali da consentirgli di recitare un ruolo dignitoso nella boxe. I vertici che si potranno toccare in questo « ritorno » dipendono in gran parte dalla misura in cui Sandro riuscirà a ritrovare la sua efficacia offensiva. Mazzinghi si è appesantito, 6 diventato un autentico peso medio, la sua azione si è fatta più lenta, meno continua, meno ossessionante per l'avversario. Giudizi che possono apparire troppo severi soprattutto se si tiene conto che — com'è noto — la « roccia » Harry Scott ha fatto far brutta figura anche a Benvenuti. Aspettiamo dunque' Mazzinghi ad un altro impegno, sottolineando tuttavia doverosamente che il suo ritorno sul ring ha portato un soffio benefico di aria pura sull'atmosfera della boxe italiana, resa pesante da troppe manovre, da troppi calcoli di campioni che badano solo al proprio tornaconto, senza alcun rispetto per il genuino entusiasmo del pubblico. Con Sandro sul ring la bo¬ xe torna una cosa pulita: Mazzinghi soffre e paga di persona, merita, dunque in pieno la simpatia degli sportivi, anche se sull'efficacia di questo suo ritorno alla boxe, a quasi trentadue anni, c'è da essere in verità piuttosto perplessi. Gianni Pignata Pesi superleggeri: Freschi (Udine) kg. 65 b. Di Stefano (Marsiglia) kg. 64,800 ai p. in 6 riprese; Pesi piuma: Farinelli (Bologna) kg. 54,600 b. Saifi (Algeria) kg. 54,200 ai p. in 8 riprese; Pesi medi: Mazzinghi (Pontedera) kg. 73,100 b. Scott (Inghilterra) kg. 74,100 ai p. in 10 riprese; Pesi leggeri: Puddu (Cagliari) kg. 60,600 b. Pigny (Francia) kg. 59,600 ai p. in 8 r. Bologna. Mazzinghi attacca, Scott si difende come può (Tel.)