Geloso dell'amante la uccide in ospedale

Geloso dell'amante la uccide in ospedale Geloso dell'amante la uccide in ospedale La vittima lavorava al Policlinico di Bari - L'omicida, un infermiere, arrestato (Dal nostro corrispondente i Bari, 14 aprile. In un reparto della sezione pediatrica del Policlinico di Bari, l'infermiere Nicola Fazio, di 36 anni, padre di 7 figli e sposato con la trentenne Rachele Lorusso, dalla quale attende l'ottavo bambino; ha ucciso con nove colpi di pistola la sua amante, la portantina Anna Maria Carofiglio. una vedova di 26 anni, madre di due ragazzi, Lucrezia, di 5, e Giuseppe, di 8 anni. Alle 12,30 di ieri, Nicola Fazio, che è in servizio alla clinica ortopedica come infermiere specializzato nell'applicazione dei gessi, approfit tando di una pausa di lavoro, si allontana dal suo reparto per andare a prendere il caffè al bar del Policlinico, ove si incontra sempre con la sua amante, Anna Maria Carofiglio, una vedova molto bella. Non trova però la donna e si convince che ella ha posto in atto il proposito di non più vederlo per porre termine alla relazione. « Sei sposato ed hai il dovere di dedicarti ai tuoi figli. E' bene finirla per sempre, come del resto mi hanno imposto i miei genitori », gli aveva ripetutamente detto Anna Maria, spiegandogli che non lo avrebbe più voluto vedere per il suo bene e per ouello del la moglie e dei figli Nicola Fazio decide allora di recarsi alla clinica pediatrica, dove sa di trovare la Carofiglio. che è di servizio Vi gii:npe alle 12.40 e chiede al port;?rp dove si trova la donna. La raggiunge nel « reparto immaturi», dove sta fa cendo le pulizie insieme con altre colleghe. I due si appartano per discutere e nessuno si cura di loro; ad un certo punto la donna si allontana e, accelerand il passo, va a chiudersi in un gabinetto. Nicola Fazio la rincorre, spalanca la porta ed estrae di tasca la pistola: senza esitazioni apre il fuoco sulla donna e smette soltanto quando il caricatore dell'arma è vuoto. I presenti, in preda al panico, fuggono e si barricano [.nella portineria della clinica. Il terrore è generale e Nicola Fazio, pistola in pugno, è rimasto solo nel reparto con i bambini: se fosse impazzito potrebbe fare una strage o prendere in ostaggio alcuni piccini. Alle 13,10, l'agente di servizio al pronto soccorso dà l'allarme. Giunge il commissario del rione « Picone » insieme con numerosi poliziotti. Salgono alla clinica con precauzione. Nicola Fazio è in fondo al corridoio, rintanato nell'angolo di una stanzetta- ha la pistola in mano e lo sguardo perso nel vuoto. Forse è pentito di non aver lasciato in canna un colpo per sé. Il maresciallo Trisolino, che lo conosce, gli si avvicina: « Nicola, che cosa hai fatto?». Il Fazio non risponde, ma consegna l'arma, una pistola spagnola calibro 7,65, acquistata, come ha poi dichiarato, al « mercato nero » proprio per uccidere la donna alcuni mesi or sono, quan do cominciò a dubitare che volesse interrompere la relazione. Si lascia arrestare senza opporre resistenza, porgendo i polsi alle manette. a. c.

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