Festeggia le "nozze d'argento" della sua fucilazione in Germania

Festeggia le "nozze d'argento" della sua fucilazione in Germania Festeggia le "nozze d'argento" della sua fucilazione in Germania Un tipografo vogherese di 48 anni - Condannato a morte fu colpito da sette pallottole, ma riuscì a sopravvivure Voghera, 14 aprile. Un uomo, fucilato 25 anni fa dai nazisti, ha festeggiato oggi con i familiari, gli amici e rappresentanti di associazioni partigiane, le « nozze d'argento » con la sua « nuova vita ». Il 13 aprile 1945, infatti, Serafino Puricelli, che ora ha 48 anni, venne condannato a morte, in Germania, dalle « SS », che lo fucilarono insieme con altri quattro compagni, un serbo e tre donne russe: mentre questi ultimi vennero colpiti a morte dalle pallottole dei nazisti, il vogherese rimase ferito e sopravvisse. Quella data è stata ricordata oggi a Rivanaz- zano. nei pressi di Voghera, dove Serafino Puricelli abita con la moglie ed un figlio. Alla cerimonia erano presenti un centinaio di invitati, fra cui il sindaco della città e i partigiani dell'Oltrepò', che gli hanno consegnato una pergamena ed ima medaglia d'oro a ricordo. Serafino Puricelli, che ora è tipografo, 1*8 settembre 1943, con altri compagni, lasciò la caserma del 12" fanteria dì Cesena, dove svolgeva il servizio militare, cercando di raggiungere Besate, dove abitavano i genitori. Arrestato a Reggio Emilia venne dapprima rinchiuso nel campo di concentramento di Leverkusen, in Renania, ma riu- sci a fuggire. Fu ripreso e trasferito a Opladen, ma an- i che da qui riusci a fuggire. | Venne nuovamente ripreso e con lui furono catturati anche i compagni di fuga: un italiano, un serbo e tre donne russe. Tutti vennero condannati alla fucilazione. Nella confusione del momento, l'altro italiano riuscì a fuggire. Davanti ad un bosco, vennero così allineati per la fucilazione Serafino Puricelli e gli altri quattro compagni. I proiettili dei nazisti uccisero sul colpo il serbo e le tre donne, mentre ferirono solamente l'italiano. L'uomo, colpito da sette pailottole al torace, riuscì a sopravvivere, grazie anche al fatto che i nazisti furono co¬ stretti ad allontanarsi velo cernente, incalzati dall'avan- zare degli Alleati. (Ansa)

Persone citate: Serafino Puricelli

Luoghi citati: Besate, Cesena, Germania, Reggio Emilia, Renania, Voghera