II dibattito sulla fiducia comincia domani alla Camera di Michele Tito

II dibattito sulla fiducia comincia domani alla Camera Dopo il voto del Senato a favore del governo II dibattito sulla fiducia comincia domani alla Camera La destra minaccia di fare l'ostruzionismo per prolungare ia discussione oltre il 24 aprile (termine ultimo per fare le elezioni ii 7 giugno) - Continua ia polemica del psu con La Malfa, che replica al Consiglio nazionale del pri (Dal nostro corrispondente) Roma, 11 aprile. La Camera comincia lunedì pomeriggio il dibattito sulla fiducia, che il governo ha ottenuto ieri al Sehato. Il voto positivo è scontato. Ma la destra minaccia un'azione capace di prolungare la discussione al di là del 24 aprile, termine ultimo per indire le elezioni amministrative, abbinate a quelle regionali, per il 7 giugno. I gruppi di centrosinistra sono decisi a impedire tentativi di ostruzionismo: alla riunione dei capi-gruppo di lunedi mattina cercheranno di ottenere che gli interventi per ogni partito non siano più di due o tre. Più importante è il senso politi co che il dibattito alla Camera finirà con l'assumere: sarà, in pratica, un confronto di apertura della campagna elettorale. Il Consiglio nazionale democristiano affronterà lunedì il problema delle liste osi candidati del partito, accan- j tonando ogni altra questione 11 socialisti, la settimana prosI sima, si occuperanno del prò- ! i gramma elettorale. I comu j j nisti sono già impegnati in I ] una campagna di raccolta di i j fondi: chiedono un miliardo | di lire. I socialdemocratici : criticano nuovamente La Mali fa per le presunte sue « deboI lesse » nei confronti del pei. L'Umanità (che non è api parsa nelle edicole per uno I sciopero dei «trasportatori» 'del giornale) aveva stampa: to oggi un corsivo piuttosto aspro per affermare che La Malfa confonde, con i suoi appelli, le idee della gente e i che « se si vuole provocare | o comunque non ostacolare i una presa di coscienza del I pei è bene chiarire che le ' sue pretese di indipendentii smo e di patriottismo non | 1 trovano credito nelle file de- mocratiche ». « L'appello di \ La Malfa — continuava L'U- ! manità non sposta il pei. ' sposta invece lui stesso, è i mette in forse la solidarietà ì democratica. Lo ha già fat- \ to in politica interna: ma è più grave iti politica internazionale ». L'organo del psu conclude manifestando il sospetto che il pri voglia assidersi « quasi arbitro » tra il psi e il psu ed esprimendo il « dispiacere » di vedere La Malfa « avviato per una strada errata ». Al Consiglio nazionale del pri, che s'è aperto stamane, La Malfa ha accennato solo di sfuggita, nella sua relazione, al problema che lo trova in polemica con i socialdemocratici. Con distacco, egli ha chiarito il proprio pensiero dicendo che « si tratta di concepire, sia da parte delle forze di centrosinistra, sia da parte dell'opposizione di sinistra, se essa ne sarà capace, una diversa maniera di condurre l'azione politica, una maniera assai meno "populistica" dell'attuale. Il pri ha la consapevolezza di essersi da tempo preparato a tale diversa maniera di conr-ppire l'azione politica, e con questo suo moderno e caratteristico volto intende presentarsi alle imminenti elezioni ». Sul punto del cosiddetto j « afflevolimento » della posizione internazionale dell'Italia, denunciato da La Malfa e negato dal giornale democristiano Il Popolo, il segretario del pri ha detto che non c'è bisogno di dimostrare l'« afflevolimento ». ma che esso è dovuto alla debolezza della nostra politica interna: « Basta paragonare le condizioni interne dei nostri partiti democratici, la gravità di alcuni problemi istituzionali ed economico-sociali, con le modificazioni che gradualmente sono intervenute negli equilibri esterni perché ciascuno possa darsi una chiara risposta ». Sul programma di gover- | ! j no, La Malfa ha detto che il Pri ha insistito su due prò- ì blemi: il divorzio e l'econo-1 mia. Per il divorzio, l'anda- [ mento delle cose ha portato naturalmente a chiedere che : il ministero della Giustizia I | fosse attribuito ad un repub! blicano. Per l'economia, è j stata sottolineata la « condizione particolarmente grave della finanza del settore pubblico ». Vi sono state polemiche, ha detto in sostanza La Malfa, ma la situazione reale non autorizza alcun ottimismo e minaccia di peggiorare. Il pri chiederà, in sede parlamentare, che il governo presenti al Parlamento un Libro bianco sulla condizione finanziaria di tutto il settore pubblico. Michele Tito iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: La Malfa

Luoghi citati: Italia, Mali, Roma