Posta NORD/SUD

Posta NORD/SUD Posta NORD/SUD Studentessa siciliana, 17 anni, lavora di notte in casa per aiutare il bilancio familiare - Alla domenica gioca al calcio come portiere in una squadra femminile - « Sono contenta di essere in Piemonte ; l'inizio è stato duro, ci chiamavano terroni, ora fra i giovani non esistono problemi di razzismo » - Risposte alla madre di, Messina « Sono felice di essere in Piemonte: se dovessi tornare alla vita ed alle abitudini del mio paese incontrerei serie difficoltà », dice Mirella Di Frisco, 17 anni, da Villafranca Sicula. Cinque anni fa è arrivata a Nichelino con la famiglia: i genitori e quattro fratelli. « Purtroppo il fratellino più piccolo è stato ucciso da un'auto mentre attraversava la strada, tre anni fa ». Tipica bellezza isolana, Mirella chiacchiera volentieri. « Per i miei genitori il cambiamento del sistema di vita, la lontananza dai parenti ha provocato una specie di choc. Io invece sono contenta: Qui ho trovato amici sinceri ». Frequenta la seconda classe all'Istituto magistrale e, per quadrare il bilancio familiare, lavora in casa per una fabbrica- di materie plastiche. « Guadagno una miseria per un lavoro lungo e noioso. Devo rifinire pezzi di plastica, ogni mille pezzi mi danno 300 lire. In due giorni sono riuscita a farne più di 800. Eppure anche le poche lire che mi danno sono utili, perché il lavoro di mio padre non basta a mantenerci tutti ». L'estate scorsa era stata assunta in un'officina. Addetta alle presse. « Più di una volta mi sono ferita, avevo il terrore di farmi male, di perdere una mano sotto il maglio. Per questo mio padre mi ha fatta licenziare. Adesso posso dedicarmi allo studio con più serenità ». Appassionata di calcio, gioca in una squadra femminile come portiere. Le compagne affermano che è bravissima. « Quando incasso un gol mi arrabbio e mi vien voglia di piangere ». E' convinta che le donne possono giocare al football meglio degli uomini: « Siamo molto meno fallose, ci muoviamo con grazia maggiore e, tutto sommato, il pubblico si diverte ». Della sua bella isola ricorda con nostalgia il mare e il sole, ma non tornerebbe indietro. « In Piemonte mi trovo bene. L'inizio è stato duro, i piemontesi ci trattavano con ostilità, ci chiamavano terroni. Col tempo però hanno capito il nostro dramma e apprezzato la nostra onestà e volontà di lavorare, anche se eravamo poveri. Io sono fidanzata con un ragazzo di Torino e le nostre famiglie vanno perfettamente d'accordo. Fra giovani non esiste nessun problema di "razzismo " o campanilismo esasperato ». La settimana scorsa abbiamo pubblicato la lettera di Adele Ruspolt, da Messina: una madre angosciata per la sorte della figlia ventenne, a Torino per studi. « Che cosa fa mia figlia? Un dubbio mi tormenta », aveva scritto. La sua tetterà ha sollevato una grande reazione fra i lettori di Posta Nord/Sud; molti hanno scritto per dare consigli o, semplicemente, per rincuorare la madre disperata. Fra le tante lettere,, ne pubblichiamo due. HMl. Mirella Di Frisco, 17 anni: portiere d'una squadra di calcio

Persone citate: Adele Ruspolt, Mirella Di Frisco

Luoghi citati: Messina, Nichelino, Piemonte, Posta, Torino, Villafranca Sicula