Roma ha chiesto a Berna colloqui sugli emigrati

Roma ha chiesto a Berna colloqui sugli emigrati In base all'accordo firmato nel 1964 Roma ha chiesto a Berna colloqui sugli emigrati All'esame il blocco della manodopera straniera (Dal nostro corrispondente! Berna, 7 aprile. Il ministero degli Affari esteri di Berna conferma che il Governo italiano ha chiesto, per il tramite dell'ambasciatore Martino, la convocazione della commissione italo-elvetica per un approfon dito esame delle ripercussio ni che le recenti misure restrittive della manodopera straniera sono destinate ad avere sull'ammissione dei nostri emigrati nel territorio della Confederazione. Per offrire all'opinione pubbuca una valida alternativa al progetto xenofobo dell'on. Schwarzenbach, il Governo federale ha praticamente introdotto, il 20 marzo scorso, il blocco dell'immigrazione. Basti dire che soltanto 20 mila dei 70 mila lavoratori stranieri che nei prossimi mesi dovrebbero lasciare volontà- riamente la Svizzera potranno essere sostituiti. In una nota ufficiosa il ministero degli Esteri di Berna tiene a rilevare che la richiesta italiana è del tutto legittima, in quanto l'articolo 22 dell'accordo sull'emigrazione del '64 assicura alle due parti il diritto a chiedere in qualsiasi momento l'avvio di trattative bilaterali su tutti i problemi riguardanti i nostri lavoratori « E' comprensibile — si sottolinea negli ambienti governativi di Berna — che Roma abbia sollecitato la convocazione della commissione mista dal momento che le limitazioni della manodopera straniera riguardano da vicino l'Italia ». Viene inoltre rivelato che il ministero degli Esteri elvetico ha già iniziato l'esame della nota italiana. Per via diplomatica verranno successivamente fissate la data e la località delle trattative italosvizzere, cui parteciperanno cinque delegati per parte. Stando a giornali locali, il Governò italiano si sarebbe per ora astenuto a far pervenire a Berna una lista delle sue rivendicazioni. Nei circoli politici e giornalistici di Berna si è dell'opinione che le precisazioni ufficiose del ministero degli Esteri svizzero abbiano soprattutto lo scopo di ridimensionare le polemiche suscitate nella Confederazione dalle critiche italiane alla drastica limitazione dei lavoratori stranieri. Le dichiarazioni di alcune personalità politiche italiane erano state definite addirittura un'ingerenza negli affari interni della Svizzera. Luigi Fascetti *

Persone citate: Luigi Fascetti, Schwarzenbach