Motta: Se c'è il sole, posso vincere

Motta: Se c'è il sole, posso vincere Oggi il Giro delle Fiandre, la "Sanremo,, belga Motta: Se c'è il sole, posso vincere E' l'unico nostro ciclista che esprima qualche speranza - Gli altri parlano di Merckx, di Godefroot, di Leman (Dal nostro inviato speciale) Caini, 4 aprile. E' tornato il sole sul Belgio, un sole anemico che attenua appena il morso del freddo portato da un ventaccio gelido che soffia a raffiche dal Nord. E' quanto basta tuttavia — a meno di un nuovo e non impossibile peggioramento del tempo — per far cadere l'ualibi meteorologico» dei ciclisti Italiani per il Giro delle Fiandre di domani. Il perdurare del maltempo sarebbe stato infatti una comoda giustificazione per una nuova dura disfatta come quella di mercoledì scorso nella Gand-Wevelgem. Se invece la corsa di domani non sarà disturbata dalle avversità atmosferiche, non ci saranno più scuse. Qualcuno incomincia forse a rimpiangere 1 propositi di rivincita contro Merckx espressi l'altro giorno sotto il bruciore della sconfitta: promesse ciie potrebbero non essere mantenute e che senza l'alibi della pioggia o della neve farebbero di Gimondi, di Motta, di Adorni e di Dancelli il bersaglio di severissime critiche. Forse per questo alla vigilia della classicissima del ciclismo fiammingo — il Giro delle Fiandre è la Sanremo dei belgi, come la Parigi-Roubaix lo è per i francesi — il tono delle dichiarazioni si è attenuato, nessuno fra i nostri uomini di punta osa esprimere speranze che vadano al di là di una generica aspirazione ad una buona figura. n II favorito è ancora Merckx — dice Gimondi — e non è il caso di venire a raccontare che Eddy non sta bene. Se non si sta bene non si vince come ha vinto lui a Gand. Il belga è l'uomo da battere ed i più decisi nella lotta saranno proprio i suoi connazionali, i vari Leman, De Vlaeminck. Godefroot, Sercu, bruciati più di noi dallo smacco di mercoledì scorso ». ii Speranze personali? ». « Sulla vittoria pochissime, molte invece su un comportamento onorevole. L'ideale per me sarebbe un attacco da lontano, come l'anno scorso, una selezione che portasse alla ribalta una dozzina di corridori con i belgi che sì fanno la guerra tra di loro, magari a mio vantaggio. Ma torse sono soltanto illusioni. Sento comunque di avere la possibilità di arrivare con i primi ». Una aspirazione massima che è condivisa da Dancelli: « Non credo — dice il vincitore della Milano-Sanremo — che mi sia possibile ripetere il colpo. Diverso il terreno di gara e diverse quindi anche le prospettive. Penso ad un arrivo isolato di Merckx oppure ad un vittoria allo sprint di Godefroot o di Leman su una avanguardia ristretta della quale spero di far parte unch'io. E' mia intenzione, in ogni caso, di battermi sempre per restare nel vivo della corsa e ritengo che fra gli italiani Gimondi, Motta e Boifava saranno anche loro pronti alla lotta ». Il vecchio Adorni non si sbilancia, riparandosi dietro al paravento di una fastidiosa sinusite ed al fatto che alla sua squadra, la Scic, interessa molto di più il Giro del Belgio a tappe che scatta lunedi da Spa che non la prova in linea di domani. Desta invece perplessità il comportamento di Motta. « Se c'è il sole — dice Gianni — potrei andare molto vicino alla vittoria, se dovesse piovere potrei non terminare neppure la corsa. Inutile cercare scuse, col freddo mi si bloccano i muscoli e arranco in coda come l'ultimo dei gregari ». Luciano Pezzi, il direttore sportivo della Salvarani, difende Motta e spiega: « Credetemi, Gianni sta andando forte e non riesco assolutamente a spiegarmi che cosa gli faccia da treno verso una affermazione che è nelle sue possibilità. Forse è solo una questione psicologica. Per questo spero anch'io nel bel tempo in modo da consentire a Gianni di svelare la verità su se stesso ». Gianni Pignata

Luoghi citati: Belgio, Milano, Parigi, Sanremo