Gonne corte, notizie e hispanidad

Gonne corte, notizie e hispanidad CARRERO BLANCO: "IL REGIME NON CAMBIERÀ 9? Gonne corte, notizie e hispanidad (Nostro servizio particolare) Parigi, 4 aprile. Capita spesso che i quotidiani parigini vengano respinti al confine spagnolo, e il provvedimento viene esteso talvolta ai settimanali che non hanno carattere politico, come Marie-Claire, semplicemente perché illustrano certi indumenti femminili che a Madrid si considerano non adatti alla mentalità delle donne spagnole. Con tutto questo, si osserva a Parigi, la Spagna desidera entrare nel Mercato Comune Europeo e, per forzare la porta, i suoi dirigenti sembrano da qualche tempo disposti ad inaugurare una politica più « liberale ». Ora, un articolo comparso il 2 aprile sul quotidiano A.B.C, con la firma di Gines de Buitrago sembra smentire le ottimistiche previsioni: 1 dirigenti spagnoli, anziché avviarsi al « liberalismo », sono inclini a pensare che saranno gli altri paesi europei ad ispirarsi al regime di Madridr L'articolo è significativo, soprattutto perché la firma Gines de Buitrago è pseudonimo di Carrero Bianco, il vice presidente del Consiglio dei ministri che già si atteggia a successore del generale Franco. Allorché il quotidiano .4.B.C. ricevette l'articolo, esitò a pubblicarlo perché contraddiceva quello, comparso a metà gennaio con la firma di Areiza, ex ambasciatore di Spagna a Parigi, sotto il titolo «La voce spagnola della democrazia », e che parlava di Stato di diritto, governo democratico, libertà dei partiti e suffragio universale. Ma dinan zi alle sue tergiversazioni, le autorità avrebbero consiglia¬ to vivamente al direttore di A.B.C, di ospitare l'articolo di Gines de Buitrago: in caso contrario, sarebbero state costrette a sospendere il giornale per due mesi. Gines de Buitrago risponde ad Areiza che in un secolo di liberalismo le dittature dei generali Narvaez (1847) e Primo de Rivera (1923) « sono state le sole oasi (la parola oasi è sottolineata nel testo) della vita nazionale, durante le quali si è avuto l'ordine e la prosperità economica ». Prosegue ricordando i preti assassinati durante la guerra civile, proclamando che i principi del regime spagnolo sono « per natura permanenti ed inalienabili» e che qualsiasi organizzazione fuori di tale sistema « sarà considerata illegale ». Gines de Buitrago sostiene che la Spagna non deve avere com¬ plessi perché il suo regime è diverso da quello di altri Paesi- « Che importanza ha? Potrà accadere un giorno che le differenze non esistano più, perché gli altri avranno adottato il nostro sistema ». « L'articolo è stato ripreso il 3 aprile dal quotidiano cattolico Ya, sempre su richiesta delle autorità, e viene considerato un ammonimento per coloro che aspirano al ritorno della democrazia in Spagna. E' certo che un progetto di legge sulle associazioni politiche, approvato il 3 luglio 1969 dal « Movimiento », poi annullato e di nuovo elaborato, rimane lettera morta. E adesso, l'uomo forte del regime fa sapere che la Spagna non diventerà mai democratica, ma dovranno essere gli altri Paesi, se mai, ad adottarne il totalitarismo. Loria Mannucci

Luoghi citati: Areiza, Madrid, Parigi, Spagna