Parigi propone una conferenza allargata per risolvere la situazione nell'Indocina di Loris Mannucci

Parigi propone una conferenza allargata per risolvere la situazione nell'Indocina Lanciata da Schumann l'idea di una "nuova Ginevra Parigi propone una conferenza allargata per risolvere la situazione nell'Indocina La Francia sta compiendo sondaggi per avviare trattative alle quali dovrebbero partecipare, con i negoziatori del 1954, anche i «vietcong» del governo rivoluzionario provvisorio e il « Pathet Lao» (Nostro servizio particolare) Parigi, 2 aprile. Il governo francese ha ripetuto oggi, per bocca del suo ministro degli Affari Esteri Maurice Schumann, ospite della stampa estera, che è pronto a dare un contributo attivo all'apertura di negozia ti fra tutte le parti interessate alla soluzione del problema indocinese. Ieri sera, alla fine del Consiglio dei ministri, il sottosegretario all'Informazione ha dichiarato che l'estendersi della guerra in Indocina «può essere evitato soltanto mediante negoziati fra tutte le parti interessate, per cercare e garantire le basi di una pace ». Ha aggiunto che « soltanto tali negoziati permetteranno di giungere ad una intesa generale per lo stabilimento, in Indocina, di una zona di neutralità e di pace n. Queste parole sono state interpretate come la proposta di una nuova conferenza di Ginevra. Si osserva che il nuovo governo del Cambogia ha dichiarato che non esclude l'eventualità di ricorrere all'assistenza dell'esercito americano e della diplomazia francese. Sembra che il governo di Parigi abbia iniziato opportuni sondaggi nei vari paesi per conoscere il loro parere. Washington ha subito chiesto chiarimenti ed oggi Maurice Schumann ha detto: « La nostra dichiarazione parla di negoziati, non di conferenza, perché è necessario prima di tutto raccogliere le reazioni di tutte le partì interessate. La forma importa poco. E' il fine che conta ». Il ministro degli Esteri di Parigi ha precisato che se dovesse essere convocata una conferenza, vi dovrebbero partecipare anche il Nord ed il Sud-Vietnam, il « governo rivoluzionario provvisorio» (Vietcong) e il Pathet-Lao (laotiano). Si tratterebbe, insomma, di una conferenza analoga a , quella del ì ed a quella del 1962 sul Laos, i estesa a tutte le parti inte ressate, Cina compresa. E la Francia « vi avrebbe naturalmente il suo posto quale membro della Conferenza di 1954 sull'Indocina Ginevra — ha detto il Ministro, secondo cui — il governo francese è senza dubbio il più atto ad offrire una possibilità suprema di cogliere l'occasione di negoziare a tutte le parti interes. sale n. L'iniziativa francese non è prematura, a parere di Schumann, mentre sono in corso conversazioni fra laotiani, si spera in colloqui fra Hanoi e Phonom Penh e prosegue la Conferenza di Parigi. Alla Conferenza di Parigi, tuttavia, che ha tenuto proprio oggi la sessantunesima riunione, nessuno ha parlato dell'iniziativa francese. Ognuno è rimasto sulle proprie posizioni ed ha scaricato sull'altro le responsabilità di estendere il conflitto del Viet nam al Laos e al Cambogia. Tutti hanno parlato con molta prudenza, perché nessuno I conosceva lo sviluppo della situazione in Indocina e voleva quindi mettersi in una falsa posizione. Soltanto dopo la riunione, j nella consueta conferenza I stampa, il portavoce del « Go- i verno rivoluzionario provvi-1 sorto » vietcong ha dichiara-1 to: « Il governo francese ha espresso la sua preoccupazione circa la situazione attuale in Indocina ed il suo desiderio di veder tornare la pace nella penìsola. Noi auguriamo che il governo francese contribuisca a eliminare la causa della tensione che risiede precisamente nella politica d'intervento e di aperta aggressione degli Stati Uniti». Loris Mannucci

Persone citate: Maurice Schumann, Schumann