I genitori del ragazzo ucciso si costituiscono parte civile di Francesco Santini

I genitori del ragazzo ucciso si costituiscono parte civile Contro il professore accusato del delitto I genitori del ragazzo ucciso si costituiscono parte civile L'insegnante di francese ha appreso la notizia a Regina Coeli - E' impallidito ed ha chiesto al magistrato la sospensione del colloquio (Nostro servizio particolare) I Roma, 1 aprile. Rinchiuso da quarantott'ore i in una cella d'isolamento del ì carcere romano di Regina Coeli, il prof. Virgilio Mazzoleni si proclama innocente. Respinge con ostinazione l'accusa di aver ucciso, dopo un ultimo rapporto intimo, il suo ex allievo. Sebastiano Lucarelli di 19 anni. Pur riconoscendo di poter apparire come l'assassino del giovane, l'insegnante si dice vittima di una serie di circostanze a lui contrarie. Calmo e distaccato per oltre due ore, l'anziano professore ha rispo- sto con decisione alle doman- de e alle contestazioni del i sostituto procuratore della j Repubblica, Giorgio Ciampa-j ni, incaricato di condurre le j indagini sul « delitto della Do- j gana Vecchia ». Mazzoleni ha mostrato un | solo attimo di smarrimento quando il magistrato gli ha comunicato, al termine dell'interrogatorio, che i genitori di Sebastiano Lucarelli hanno | incaricato l'avvocato Umber- j to Rossi di costituirsi parte civile al processo che si terrà contro di lui. La decisione dei familiari del ragazzo ha fatto impallidire l'insegnante che ha chiesto di sospendere il colloquio col giudice. « Omicidio premeditato pluriaggravato »: è questo il reato di cui il capo della Squadra Mobile romana accusa, nel suo rapporto/Virgilio Mazzoleni. Per il dottor Palmeri e per i suoi collaboratori non ci sono più dubbi: l'assassino del giovane trovato ucciso sulla via Giustiniana con i pantaloni e le slip in disordine è l'insegnante arrestato. Oggi è caduto l'unico elemento presentato dal professore per sostenere il suo alibi: una ricevuta di un albergo che attesta che egli il giorno 26, all'indomani del delitto, aveva pernottato a Livorno. Il proprietario dell'hotel ammette di aver stilato e sottoscritto il conto della stanza ma ha precisato agli investigatori di aver voluto intendere con la data 26 marzo, la notte tra il 26 e il 27 e non quella tra il 25 e il 26. Le sue affermazioni sono av-1 valorate dal fatto che la data j sul cartellino, consegnato dal-1 l'albergatore alla questura di Livorno, è quella della notte tra venerdì e sabato. Un altro elemento che fa crollare l'alibi di Virgilio Mazzoleni è stato raccolto dagli inquirenti tra ieri e oggi. La notte del delitto, alle 0,30, l'insegnante di francese, subito dopo aver ucciso Sebastiano Lucarelli, si recò in casa di un suo giovane amico del quale non sono state diffuse le generalità. Il ragazzo stava dormendo; il professore, in evidente stato di agitazione, gli chiese con insistenza di fare una passeggiata. Il giovane si rifiutò. Questa importante testimonianza viene interpretata dai funzionari di polizia come un tentativo di Virgilio Mazzoleni di fornirsi un alibi prima di prendere, come poi ha fatto, la decisione di allontanarsi da Roma per sostenere poi di essere stato as- sente dalla capitale la notte del delitto. Al magistrato e agli inqui renti la tesi difensiva di Vir- gilio Mazzoleni appare inso stenibile. Non sanno se egli del si ostina a negare l'assassinio per difendersi o piuttosto per cancellare dalla memoria le ultime ventiquattr'ore della sua relazione con Sebastiano Lucarelli, iniziata quattro anni or sono nelle aule liceo romano « Pilo Albertelli ». A dimenticare il suo ex allievo, Virgilio Mazzoleni aveva tentato più volte da quando alla fine del dicembre scorso il ragazzo, dopo aver conosciuto la studentessa Stella Agnoli, aveva deciso di troncare la relazione con l'anziano amico. Francesco Santini f

Luoghi citati: Livorno, Roma