Due nuovi fondi comuni

Due nuovi fondi comuni Da oggi in Italia Due nuovi fondi comuni —ì - Non sono state rinnovate le autorizzazioni ad altri sei che operavano sul mercato Roma, 31 marzo. A partire da domani, 1" aprile, la vendita in Italia di quote-parte di sei Fondi d'investimento — Dreyfus, Rolinco, Robeco e tre Fondi del gruppo «Fidelity» — non sarà più consentita. Alla mezzanotte di oggi, infatti, scadono le autorizzazioni ad operare nel nostro Paese precedentemente concesse a questi Mutual Funds dal ministero del Commercio con l'estero. Le autorizzazioni non sono state rinnovate in quanto i Fondi interessati non hanno ritenuto di procedere a regolarizzare la loro posizione nei confronti delle autorità italiane mediante la adozione del principio « cinquanta - cinquanta », ossia l'inserimento nei loro portafogli di un minimo del 50 per cento di azioni italiane. Per adempiere a questo obbligo, i sei Fondi avrebbero dovuto creare dei Mutual Funds separati, con il 50 per cento di azioni italiane in portafoglio, da offrire sul nostro mercato. Tuttavia, a quanto si apprende in ambienti bene informati, le società di gestione di questi Fondi di investimento avrebbero preferito rinunciare ad operare sul mercato italiano, in considerazione del fatto che esistono ormai nel nostro paese Fondi «nazionalizzati» (ossia Fondi con sede all'estero — prevalentemente nel Lussemburgo — ma strutturati appositamente per gli investitori italiani) ormai affermati e ben conosciuti dalla clientela nazionale. A partire da domani, sarà autorizzato il collocamento sul mercato italiano delle quote-parte di due nuovi Fondi d'investimento esteri. Le autorità responsabili non hanno ancora reso noto il nome di questi due Mutual Funds. Le autorizzazioni di alcuni altri Fondi in scadenza il 31 marzo sono state inoltre rinnovate dal ministero del Commercio con l'estero. In particolare, a quanto ha reso noto la società di gestione, l'autorizzazione del « Fonditalia » è stata rinnovata per sei mesi. (Ag. Italia)

Persone citate: Dreyfus

Luoghi citati: Italia, Lussemburgo, Roma