I sindacati degli elettrici sempre divisi sulle offerte del ministro Donat-Cattin di Giancarlo Fossi

I sindacati degli elettrici sempre divisi sulle offerte del ministro Donat-Cattin Accesa polemica mentre proseguono le assemblee di base I sindacati degli elettrici sempre divisi sulle offerte del ministro Donat-Cattin La Cisl sostiene che finora 15.576 dipendenti hanno respinto le proposte, 11.500 sono favorevoli - La Cgil e la Uil affermano che i «sì» sono stati 15.679, i «no» 14.915 - La Voce Repubblicana scrive: «Con quale logica la Cisl vuole portare avanti le riforme, mentre sostiene una politica che non lascia margine per alcuna riforma?» - Oggi sono in sciopero i parastatali della Lombardia (Nostro servizio particolare) Roma, 31 marzo. Elettrici, parastatali, tessili, dipendenti dalle amministrazioni comunali e provinciali: sono complessivamente oltre un milione e duecentomila lavoratori in fermento per il rinnovo dei contratti nazionali o il riasto delle carriere e degli stipendi. La vertenza degli elettrici non è stata ancora definita. Mentre proseguono le assemblee di « base » sulla proposta di soluzione avanzata dal ministro del Lavoro, DonatCattin, si /a sempre più accesa e serrata la polemica fra sostenitori e oppositori della validità della mediazio ne ministeriale. Da una parte la federazione elettrici della Cisl (Flaei) ribadisce il proprio giudizio negativo: in 426 assemblee la maggioranza delle , maestranze ( 15.576 lavoratori) avrebbe respinto la proposta contro 11.500 voti favorevoli e 1035 astenuti. I sindacati della Cgil (Fidaci e della Uil (Uilsp), confermando il loro parere po¬ sitivo, hanno reso noto che fino ad oggi 15.679 lavoratori avrebbero detto « sì », 14.915 « no », mentre 1173 si sareb- bero astenuti. Le due orga-nizzazioni precisano anche che nelle regioni della Liguria. Trentino-Alto Adige. Emilia-Romagna, Toscana, Umbria. Marche, Lazio, Abruzzi, Calabria e gran parte della Sicilia, i dipendenti delle aziende elettriche municipalizzate hanno aderito in maggioranza alla firma dei contratti. Si attendono ora i risultati di varie regioni (Campania, Puglia, Molise e parte della Sicilia) dove le assemblee si concluderanno il 4 aprile. La risposta a Donat-Cattin sarà data nei primi giorni della prossima settimana. Nella vicenda si e inserita oggi La Voce Repubblicana, L'organo del pri, nel considerare praticamente scontato un risultato finale negativo, rileva che la «sfrenata demagogia dell'organizzazione sindacale a matrice cattolica (Flaei) ha battuto la logica sindacale delle altre organizzazioni », clie ha tenuto conto della improponibilità 'di rivendicazioni « le quali si risolverebbero contro tutti i lavoratori per- che possono essere finanziate unicamente con un aumento delle tariffe ». La Cisl, prosegue il quotidiano repubblicano, « minaccia ora una nuova serie di scioperi, facendo sapere che la Cassa di resistenza, con la sua cospicua giacenza di oltre 500 milioni, può consentire fino ad un mese di astensione dal lavoro, il tempo cioè per provocare cosi gravi dissesti nell'economia nazionale da costringere il governo e l'Enel a cedere ». Dopo aver sottolineato l'importanza dell'intervento repubblicano volto a richiamare la responsabilità delle centrali sindacali nell'impostazione di una moderna politica di sinistra nel nostro paese. La Voce Repubblicana conclude con un interrogativo: « Con quale logica la Cisl vuole portare avanti i! piano di riforme, contenuto nel documento inviato al presidente del Consiglio, men- tre sostiene una politica sindacale che non lascia margine per alcuna riforma?.». Si è iniziato il vasto piano di agitazioni articolate deciso dai parastatali (oggi si è scioperato in Val d'Aosta, Piemonte e Liguria, domani in Lombardia e così vìa nelle varie regioni fino al 10) per sollecitare un ordinamento autonomo delle carriere e degli stipendi. Per il 14 aprile i sindacati hanno confermato un'astensione nazionale, che avrà serie conseguenze soprattutto nel settore delle pensioni e dell'assistenza dì malattìa. Gli uffici e gli ambulatori dell'Inani, dell'Inps, dell'Inali, dell'Enpas ecc. rimarranno chiusi 24 ore. Per il contratto dei tessili le trattative riprenderanno domani tra la delegazione industriale e i rappresentanti dei sindacati, mentre sono in pieno sviluppo gli scioperi articolati indetti nei giorni scorsi. Malgrado favorevoli prospettive emerse durante i precedenti negoziati, le posizioni delle parti si sono irrigidite su alcuni punti « qualificanti » (aumento salariale, orario di lavoro, ferie, trattamento di malattia). Questi problemi dovrebbero essere affrontati domani in « modo decisivo »: è quindi possibile che si proceda abbastanza rapidamente verso un accordo oppure che si abbia una nuova interruzione dei colloqui. Un programma di scioperi particolarmente nutrito è stato proclamato dalle organizzazioni degli enti locali (Comuni e Province): 8 aprile sciopero in tutta Italia di 24 ore; 14 aprile astensione in Piemonte, Liguria, Umbria, Puglie e Sardegna; 15 aprile in Lombardia, Marche, Abruzzi. Molise e Calabriu; 16 aprile Triveneto, Lucania, Sicilia e Campania; 17 aprile Emilia, Toscana e Lazio; 22 e 23 aprile altro sciopero nazionale di 48 ore con una manifestazione organizzata a Roma I sindacati sottolineano la urgenza di un riassetto auto nomo delle qualifiche, delle carriere e delle retribuzioni che « abbiano la caratteristi ca di avviare contestualmente un processo di rinnovamento e potenziamento delle strutture degli enti anche nel quadro dell'ordinamento regionale ii. Chiedono il finanzia mento statale per la prima fase di attuazione del riassetto, con l'attribuzione di adeguati tondi agli enti locali e disposizioni successive da inserire nella legge di rijor ma tributaria che consenta, autonomamente, agli enti di assolvere ai loro compiti. I sindacati provinciali dei lavoratori alberghieri aderenti alta Filcams-Cgil Cisl e Uil hanno deciso di proclamare altre 72 ore di sciopero articolato dopo quelli attuati nei giorni 27, 28 e 29 marzo dalla categoria. Lo sciopero di 72 ore sarà attuato dal 2 al 12 aprile con modalità da stabilire. « I lavoratori degli alber¬ ghi — dice un comunicato — intendono ottenere il cambiamento della retribuzione della paga, la garanzia del posto di lavoro, la regolamentazione dei turni di servigio e i diritti sindacali ». Giancarlo Fossi

Persone citate: Donat-cattin