Temu, l'asso delle Olimpiadi trionfa nella "Cinque mulini"

Temu, l'asso delle Olimpiadi trionfa nella "Cinque mulini" Diecimila spettatori ieri alla campestre di San Vittore Olona Temu, l'asso delle Olimpiadi trionfa nella "Cinque mulini" L'atleta del Kenia, medaglia d'oro dei 10 mila metri in Messico, ha dominato sul duro percorso di 9 km e mezzo - Il belga Roelants, ferito a un piede, quarto - Arese (quinto) il migliore degli italiani - A Pasqua il cuneese è rimasto incolume in un incidente d'auto (Dal nostro inviato speciale) S. Vittore Olona, 30 marzo. Dopo Klpkoge Kelno, ecco Natfall Temu. A distanza di un anno un altro atleta del Kenia è venuto da Nairobi a correre — e vincere con lo stile di un campione olimpionico — a S. Vittore Olone, cittadina della Bassa lombarda, 5700 abitanti che vivono in parte sull'industria della calzatura. Da questo piccolo centro partono ogni inverno inviti ai più famosi atleti del mondo: la gara, la «Cinque mulini», ha raggiunto una fama tale che le risposte sono sempre numerose. Temu è caporale dei fucilieri a Nairobi. « Keino mi aveva parlato della corsa e dell'accoglienza degli sportivi italiani. Sono stato felice di venire sin Qui », ha detto sorridendo. E' andato via leggero sui sentieri, sui prati, sulle prode dei fossi, sul legno dei ponti e sul cemento dell'interno dei mulini (i due che si sono ancora sottratti all'avanzata delle squallide case-caserme). Arese, il migliore degli italiani per classe e per il suo quinto posto conclusivo, ha subito trovato difficoltà a tenerne il ritmo, rinvenendo poi bene verso la fine dei 9 chilometri e mezzo della gara. Ed in difficoltà sono parsi già alla fine del primo dei quattro girl il forte jugoslavo Korica (vincitore del « cross » dei Balcani, terzo nella corsa di Capodanno a S. Paolo del Brasile) ed il belga Roelants, l'altro grande favorito, il quale ha corso con un piede ferito da uno spuntone di arbusto che gli ha forato la scarpetta. Dal secondo giro, la corsa è stata un trionfo per Temu fra due muri di folla Atta ovunque, fltMssima ad mulini ed al traguardo. C'erano anche una trentina di appassionati di Balangero giunta con un pullman speciale: « Ho reagito anche per loro — ha detto Arese —, c'è un entusiasmo attorno all'atletica che ci dà energìe nuove ». Dietro al dominatore si è battuto benissimo l'altro keniota Ncloo, atleta e giornalista. L'anno scorso era stato un volonteroso accompagnatore di Keino ma è voluto tornare a San Vittore Olona per far vedere quanto vale: ha ceduto il posto d'onore al disperato sprint di Korica, ma ha preceduto il sofferente Roelants. Quinto, come si è detto, Arese. Non si è trattato di una delusione, tutt'altro. Franco non è adatto per queste gare in cui occorre mutare ritmo dieci volte per giro, le sue lunghe gambe trovano difficoltà a cambiare marola. Ha sofferto, ma ha Anito in buone condizioni, a conferma del proficuo lavoro svolto in inverno. E ieri aveva avuto un serio contrattempo: fra Ciriè e Caselle, mentre si dirigeva a Milano con il presidente della Balangero ing. Marchioli per partecipare alla e domenica sportiva », la sua aufo è Anita contro una vettura che non aveva rispettato un segnale di stop. Nessun danno per Arese e Marchioli. ferita una signora a bordo dell'altro veicolo. Molta paura e quasi un'ora di attesa sulla strada al freddo prima che arrivasse un amico, l'ex mezzo¬ fondista Valpreda. Cosi Arese non è andato a Milano, non ha dormito a S. Vittore Olona come aveva progettato, non ha potuto stamane provare 11 percorso come — sin da ieri — avevano fatto gli altri campioni. Degli altri ita-Mani, Cindolo (settimo), Segrada (decimo) e Flnelli (dodicesimo) hanno Agurato benissimo. Bisognerebbe poro poter ricordare tutti coloro che hanno portato a termine la gara, compreso l'ultraquarantenne Lavelli; occorrerebbe soprattutto citare i nomi degli organizzatori che attorno a Giovanni Malerba — che inventò la gara nel 1933 —portano avanti l'idea di questa bella competizione. La prova dei « grandi » è stata preceduta da una competizione .juniores. Ha vinto il jugoslavo Jovanovic davanti al promettente diciassettenne Tomasini di Rovereto, un ragazzo che lavora e trova 11 tempo per allenarsi sodo (« miU leduecento chilometri ho fatto, quest'inverno » dice timidamente). Sfortunatissimo In questa prova 11 favorito, l'inglese John Lane. Ha corso l'ultimo chilometro senza una scarpa,, sfilatagli Involontariamente da Jovano] vie con un pestone. Il jugoslavo è poi eorso a scusarsi, ma aveva già in pugno 1 fiori della vit- tori8' b. p. Ordine d'arrivo: 1. Natfali Temu (Kenia) che compie km 9,500 in 30'37"8; 2. Korica (Jug.) a 16"; 3. Ndoo (Kenia) a 19"6; 4. Roelants (Bel.) a 56"8; 5. Arese a 1 '21"; 6. Graovac (Jug.) a 1*23"8; 7. Cindolo (Italia).

Persone citate: Arese, Giovanni Malerba, John Lane, Jovanovic, Keino, Lavelli, Ordine, Tomasini, Valpreda