"Condannato" a morte chi sapeva sai sequestri

"Condannato" a morte chi sapeva sai sequestri » Rivelazioni sulla malavita in Sardegna "Condannato" a morte chi sapeva sai sequestri La vittima designata era un maresciallo dei carabinieri, morto recentemente per infarto - Non cadde nella trappola perché s'ammalò - Si cerca ora il suo diario (Dal nostro corrispondente) Cagliari, 28 marzo. Il maresciallo Congiu, comandante la squadra di polizia giudiziaria della compagnia dei carabinieri di Lanusei, morto recentemente per un infarto, era stato « condannato a morte» dalla malavita dopo le sue indagini sul sequestro dell'industriale ittico Catte, sul sequestro del dottor Deriu e sull'omicidio del confidente dei carabinieri Antonio Demurtas. La « rivelazione » è ora all'esame dei carabinieri che stanno svolgendo nuove indagini su alcuni episodi di criminalità avvenuti nell'Ogliastra. Le nuove indagini sono scaturite dalla mancata deposizione di un testimone, Giovanni Sodde, durante il processo a carico dei presunti responsabili del sequestro del dott. Deriu. Secondo quanto si è appreso, il maresciallo Congiu aveva conosciuto sconcertanti ed importanti notizie in merito alla criminalità organizzata che aveva il suo centro nell'abitato di Arzana (Nuoro). Il sottufficiale, seguendo le piste di individui sospetti, aveva scoperto i responsabili di alcuni reati minori e si apprestava a raccogliere gli elementi tendenti a sgominare quella che viene considerata dagli inquirenti « la terza centrale del sequestro in Sardegna ». La malavita aveva quindi decretato la morte del maresciallo Congiu. Il sottufficiale sarebbe dovuto intervenire, in seguito a falsa « confidenza », in una zona isolata nelle campagne di Lanusei per catturare un latitante. In quella occasione sarebbe stato ucciso in modo da far figurare un conflitto a fuoco con il latitante alla macchia. La malavita avrebbe poi provveduto ad incolpare dell'omicidio un elemento alla macchia ad essa estraneo. Il piano fallì sia perché il maresciallo Congiu aveva rimandato l'abboccamento con il latitante, sia perché il male lo costrinse a letto. Tuttavia il sottufficiale, prima di. morire, aveva completato il quadro della situazione in un « diario », che teneva per annotare circostanze particolarmente gravi che emergevano nel corso delle indagini. In questo « diario », che sembra essere scomparso, figura sicuramente il nome della persona che aveva propo sto al maresciallo Congiu la possibilità di catturare un la tifante per attirarlo nell'ag guato mortale per lui predisposto dalla malavita. Le indagini in corso tendono an che a rintracciare il « diario » del maresciallo Congiu ed a controllare gli elementi emer si nelle ultime vicende del processo Deriu con la testimonianza di Giovanni Sodde. Giovanni Sodde, che ha detto ai giudici della Corte di Assise che gli attuali imputati ai processo Deriu non so no i veri autori del sequestro e che ad uccidere Antonio Demurtas è stato un certo Murru, era servo pastore di Antonio Demurtas. Il giovane, nativo di Ilbono, ha lavorato per alcuni mesi alle dipendenze di Antonio Demurtas ed era a conoscenza che il pastore arzanese collaborava con i carabinieri Lo stesso Giovanni Sodde si incontro con il marescial lo Congiu e con gli altri in qunenti quando emerse l'esi stenza di una nuova centrale dei sequestri con sede ad Ar zana Ma quando Antonio Demurtas, dopo avere confi dato al capitano Biggio di aver paura che l'« organizzazione » lo eliminasse, espresse l'intenzione di abbandonare l'Ogliastra con il bestia me, era troppo tardi Infatti la malavita gli diede un preavviso uccidendogli i cani .che stavano di guardia al l'ovile Quest'episodio convinse An tonio Demurtas ad assumere un altro servo pastore che potesse proteggerlo in attesa di attuare il disegno di tra sferirsi in continente I) 19 aprile 1967. Antonio Demur tas ed il servo pastore Car melo Vitale, da lui assunto da poche settimane, caddero nell'agguato teso da scono scruti II Demurtas mori su bito. Carmelo Vitale morì do dici giorni dopo; nonostante la gravità delle sue condizio ni, il Vitale parlò in ospe riale con il. maresciallo Con giù, al quale disse alcune cose legate agli episodi di cri minalità avvenuti nell'Ogliastra e sui quali il sottufficiale stava indagando La riapertura delle mdagi ni, dopo le mancate « rivela zioni » di Giovanni Sodde fende ad individuare i respon sabili del duplice omicidio di Antonio Demurtas e di Car melo Vitale e dei sequestri di Giuseppe Catte e Giuseppe Aresu. tuttora rubricati « ad opera di ignoti ». m^