"Parsifal" tra gli snob

"Parsifal" tra gli snob CON SAWALLISCH A ROMA "Parsifal" tra gli snob (Nostro servizio particolare) Roma, 28 marzo. A distanza di qualche mese dalla sua memorabile concertazione e direzione de « L'Olandese volante », che aveva riscosso il plauso unanime del pubblico e della critica, Wolfgang Sawallisch è tornato stasera sul podio dell'auditorio della Rai per dirigere un'altra opera di Wagner, il Parsifal, eseguito in forma d'oratorio nell'edizione originaria integrale. L'accoglienza del pubblico romano è stata entusiastica. Il ricordo della precedente direzione di Sawallisch e l'accurata scelta degli interpreti hanno determinato circa ottomila richieste di spettatori di fronte ai soli novecento posti disponibili. Alcuni dei biglietti, che la Rai aveva distribuito gratuitamente, sono stati venduti a 30.000 lire l'uno a degli « snob » che volevano ad ogni costo essere presenti all'avvenimento. Non è un fatto nuovo, qui: per un bigliet to del Fidelio di Beethoven, diretto da Bernstein la settimana scorsa, è noto il nome e l'indirizzo di una persona che aveva offerto sino a 100.000 lire. Sawallisch ha affrontato la partitura del Parsifal per la prima volta nella sua carriera, dancto prova di averla studiata e penetrata sulla scia del suo maestro Knap pertbusch nel migliore dei modi. Solo in qualche punto, specie nel secondo atto, ha ceduto a suggestioni estetizzanti. Protagonista possente, ma non squillante, dell'opera è stato Timo Callio, assai bene affiancato da Theo Adam (Amfortas); Kurt Moli (Titurel); Franz Crass (Gurnemanz) e Ursula EchoderFeinen (Kundry) sulla cui qualità della voce è lecito esprimere alcune riserve. Il coro di voci bianche e il grande coro della Rai erano rispettivamente guidati da Renata Cortiglioni e Gianni Lazzari. L'orchestra della Rai di Roma (che annovera « prime parti » del calibro del flautista Severino Gazzelloni) al gran completo, ha condiviso con Sawallisch lè commosse ovazioni della platea. a. bai.

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