Assemblea Montedison più calma quest'anno? di Renato Cantoni

Assemblea Montedison più calma quest'anno? Nel '69 erano presenti 2113 azionisti Assemblea Montedison più calma quest'anno? La Società si è preoccupata di evitare che si ripetano i clamorosi episodi della precedente (Nostro servizio particolare,' Milano, 27 marzo. Nei giorni scorsi si è riunito il Consiglio di amministrazione , della Montedison, per esaminare il progetto di bilancio da sottoporre all'assemblea ordinaria e straordinaria, convocata il 27 aprile alle ore 15 (seconda convocazione, 5 maggio stessa ora). E' stata proposta la distribuzione di un dividendo immutato di 55 lire e lo stanziamento di 60 miliardi per ammortamenti, diminuiti di 3 miliardi rispetto all'anno precedente. Due particolari saltano subito all'occhio e lasciano trasparire la preoccupazione di evitare i clamorosi episodi dell'assemblea 1969. Innanzitutto non è inserita all'ordine del giorno quella modifica statutaria che prevedeva la decadenza dell'intero Consi glio in caso di dimissioni di un terzo dei consiglieri, condizione ritenuta inaccettabile dalla maggioranza dei picco- e o e li a medi azionisti presenti. Del resto, è una modifica assolutamente superflua, perché allo stato attuale il settore pubblico partecipante al sindacato di controllo della società non ha più bisogno di una simile clausola di salvaguardia. Negli ultimi dodici mesi, infatti, il gruppo privato partecipante al sindacato (Bastogi, Sviluppo, Sai, Pirelli) non ha aumentato la sua partecipazione nella Montedison. mentre il gruppo pubblico (Iri, Eni) l'ha certamente irrobustita, per gli acquisti che l'Eni, direttamente o indirettamente, ha effettuato allo scopo anche di sostenere il corso del titolo nei momenti più deli cari per la Borsa. Era perciò inutile dare l'occasione agli azionisti « liberi » di formare un fronte unico per contrastare le proposte del Consiglio d'amministrazione. In quanto al nome « Montedison » da aggiungere alla ragione sociale, non vi sarà nulla da obiettare, perché si tratta di evitare che altri utilizzino questa intestazione, ormai adottata da tutti. L'altra novità rispetto all'anno scorso consiste nell'ora di convocazione: le 15, anziché le 9. Ciò significa che, se alcuni gruppi di disturbo volessero prolungare l'assemblea all'infinito, dovrebbero innanzitutto provvedere a passare la notte sul campo, eventualità che potrebbe essere accettata solo se fossero in gioco questioni di vitale importanza per la società e i suoi azionisti. A prima vista non è questo il caso dell'assemblea 1970. Nulla vi è di mutato riguardo al dividendo che, nonostante le pesanti ripercussioni dell'« autunno caldo », è mantenuto inalterato, con il sacrificio di soli 3 miliardi di ammortamenti. La strategia aziendale è rimasta la stessa, anche se l'Eni ha cercato di arrivare a una collaborazione più stretta e a una diversa organizzazione della società, per renderla più snella e più efficiènte. Il punto cruciale dell'assemblea sarà senza dubbio la nomina di nuovi amministra tori e la convalida di quelli cooptati durante l'esercizio, che in pratica si riducono all'ingresso dell'ing. Raffaele Girotti, vicepresidente dell'Eni, nominato vicepresidente della Montedison con incarico di studio e di riorganizzazione. Gli schieramenti dei gruppi di piccoli e medi azionisti, l'anno scorso solidali tra loro, saranno in questo mo mento in contrasto. Ve ne sono alcuni, e fra questi l'Adicor (Associazione difesa consumatori e risparmiatori), che sosterranno l'attuale direzione e contrasteranno una eventuale maggiore partecipazione del settore pubblico; altri, come l'Associazione nazionale azionisti Montedison, che saranno favorevoli a un cambiamento al vertice della società e. a cer te condizioni, non saranno contrari a una maggiore col laborazione Montedison Eni Tutti però si troveranno cer tamente d'accordo nel chie dere una rappresentanza di piccoli e medi azionisti nel Consiglio di amministrazione o nel Collegio sindacale. A questo punto non è ben chiaro quali dovrebbero essere questi rappresentanti e rimane il sospetto che molti personaggi abbiano agito e agiscano per ottenere qualche buona poltrona. Il me glio sarebbe che nel Consiglio o nel Collegio sindaca le della Montedison venisse chiamato qualche professionista conosciuto ed esperto, al fine di tutelare realmente gli interessi delle centinaia di migliaia di azionisti. Quanti saranno gli azionisti che parteciperanno all'assemblea? L'anno scorso è | stato raggiunto il primato di 2113 presenti. La giornata feriale, l'orario poco indicato e una certa stanchezza che ha rarefatto in questi ultimi tempi le file degli azionisti più « arrabbiati », lascia prevedere quest'anno una partecipazione minore. Infatti, nelle recenti riunioni di piccoli azionisti Montedison, tenute al Teatro Odeon e al Piccolo Teatro, i presenti sono precipitati da 800 a meno di 100. compresi i curiosi, la .-.Lampa e i dirigenti delle diver se organizzazioni. Nonostan te ciò, l'assemblea si annuncia lunga e animata. Renato Cantoni

Persone citate: Consi, Raffaele Girotti

Luoghi citati: Milano