Una petizione a Desenzano per l'assassino dell'alabarda
Una petizione a Desenzano per l'assassino dell'alabarda La moglie si oppone alla grazia Una petizione a Desenzano per l'assassino dell'alabarda Si raccolgono firme fra i cittadini - L'uomo, di 73 anni, in carcere dal 1947, uccise il cognato (Dal nostro corrispondente) Brescia, 26 marzo, (s. m.) A Desenzano si sta preparando una petizione per ottenere la grazia a favore dell'ergastolano Angelo Alfredo Faotto, da 23 anni in carcere perché ritenuto responsabile dell'uccisione del cognato, conte Giannino Pellegrini, ex podestà di Desenzano. Il crimine avvenne il 29 marzo del 1947 e, per le circostanze in cui si svolsero i fatti, venne denominato il « delitto dell'alabarda», anche se in realtà il conte Pellegrini, secondo gli accertamenti della polizia, fu ucciso con un colpo di pistola. Il Faotto. che si trova rinchiuso nel penitenziario di Porto Azzurro, ha ora 73 anni e da tempo è in precarie condizioni di salute. La moglie, dal canto suo, si rifiuta di intercedere per lui. Al processo, il movente del delitto venne indicato nel fatto che il Faotto voleva carpire al cognato la cospicua eredità. La condanni! all'ergastolo, emessa dalla Corte d'Assise, venne confermata in Appello, poi in Cassazione. Il Faotto disse che la sera del delitto, uditi dei rumori sospetti uscì dalla sua stanza. Incontrato il congiunto sulle scale decise con lui di perlustrare il parco della villa alla ricerca di presunti malintenzionati. Fatto sta che nella notte si udirono due colpi di pistola e il conte Pellegrini fu trovato ucciso nel giardino. In un primo tempo le indagini sembrarono accertare che l'ucciso venne colpito con un'alabarda trovata poco distante. Successivamente venne però trovata, una pistola che fu considerata l'arma del delitto. Maria Paola Pellegrini, nel corso del processo alle Assise, si costituì parte civile contro il marito. La donna, che vive ora a Torino, si è sempre opposta ad intervenire in favore dell'ergastolano e ciò costituisce l'ostacolo maggiore alla concessione della grazia. La richiesta di un atto di benevolenza verso il Faotto venne già avanzata nel 1968 dal cappellano del peniten ziario di Porto Azzurro, ma non ebbe alcun esito.
Persone citate: Angelo Alfredo Faotto, Giannino, Maria Paola Pellegrini, Pellegrini
Luoghi citati: Brescia, Desenzano, Porto Azzurro, Torino
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