I 4 Grandi riuniti a Berlino Fischiato l'ambasciatore russo
I 4 Grandi riuniti a Berlino Fischiato l'ambasciatore russo L'incontro nel settore americano dell'ex capitale I 4 Grandi riuniti a Berlino Fischiato l'ambasciatore russo Cartelli con la scritta: « Il muro deve cadere» - E' la prima seduta comune dopo 11 anni Discussi i problemi della città ed i mezzi per migliorare le comunicazioni fra Est e Ovest Berlino, 26 marzo. I rappresentanti dei quattro grandi — Stati Uniti, Unione Sovietica. Francia e Gran Bretagna — si sono riuniti oggi a Berlino ed hanno esaminato, nel corso di una seduta durata tre ore e mezzo, la situazione dell'ex capitale tedesca in questi ultimi undici anni. I quattro hanno deciso di incontrarsi nuovamente il 28 aprile. E' stato il rappresentante sovietico, l'ambasciatore Piotr Abrassimov, a insistere pei-che il contenuto delle conversazioni non fosse oggi.tto di propaganda. L'insistenza è stata rispettata dagli occidentali, i quali guardano con speranza a questi incóntri che dovranno ridurre sensibilmente la crisi berlinese incominciando con il rendere più sicure le vie d'accesso attraverso il territorio comunista verso la città e più liberi i movimenti tra le due parti dell'ex capitale. E' troppo presto per dire se la riunione odierna abbia portato risultati positivi. I quattro rappresentanti si sono incontrati verso le 10 di stamane. Abrassimov è stato fischiato da una piccola folla che inalberava cartelli in russo e in tedesco con la scritta: « Il muro deve cadere ». I primi tre quarti d'ora sono trascorsi tra saluti e convenevoli, e soltanto verso le 11 è stato affrontato il problema centrale. L'ambasciatore americano Kenneth Rush in funzione di presidente temporaneo, ha aperto la discussione con la lettura di una dichiarazione dì principio del suo governo. L'aver preso per primo la parola deriva dal fatto che la riunione si è tenuta nel settore americano. I giornalisti sono rimasti delusi, perché nessun particolare è trapelato. Sono state prese severe misure di sicurezza per preservare il segreto dell'incontro. Berlino, tragico simbolo della divisione delle due Germanie, ha visto quindi la prima riunione « a quattro » dal 1954, anno della conferenza dei ministri degli Esteri. I problemi discussi sono scottanti soprattutto per le implicazioni internazionali che ne potrebbero derivare. Il settore occidentale di Berlino è un'isola di 180 kmq all'interno del territorio della Germania Orientale: i suoi due milioni dì abitanti sono stati costretti all'isolamento, prima con i drammatici ultimatum, ora con il « muro », frutto di una crisi che per poco non minò la pace mondiale. La prima grande crisi del dopoguerra avvenne il 24 giugno del 1948, quando le truppe sovietiche tagliarono le comunicazioni tra Berlino Ovest e la Germania federale. Il « blocco » terminò il 12 maggio dell'anno successivo, quando fu creato il ponte aereo. Non finirono però le paure, le difficoltà, i pericoli. Nel 1958 la « grande crisi », sulla quale si appuntò l'attenzione internazionale. Il mondo trattenne il respiro. Kruscev lanciò alle tre potenze occidentali un ultimatum: la città doveva essere smilitarizzata entro sei mesi. Non successe nulla, gli occidentali non si mossero. 13 agosto 1961: i berlinesi ricorderanno sempre quella mattina, data di nascita del muro. Finì così il passaggio dei tedeschi, da una parte all'altra della Germania. Furono giorni drammatici: i carri armati americani e sovietici si fronteggiarono a lungo, cannoni puntati. Non spararono. (Ansa-UPI)
Persone citate: Kenneth Rush, Kruscev, Piotr Abrassimov
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