Il Fondo monetario invita Londra a rafforzare la politica dei redditi

Il Fondo monetario invita Londra a rafforzare la politica dei redditi Un "rapporto confidenziale,, che ha scatenato polemiche Il Fondo monetario invita Londra a rafforzare la politica dei redditi Secondo gli esperti dell'Ente, l'attenuazione dei controlli sui prezzi e sui salari può minacciare la ripresa economica - Vivace scambio di battute, in Parlamento, tra Wilson e l'opposizione (Nostro servizio particolare) Londra, 24 marzo. In un « rapporto confidenziale » sullo stato dell'economia britannica, il Fondo monetario internazionale ha lanciato un cauto ammonimento al governo laborista, rilevando che la presente carenza di un'efficace politica di controllo dei prezzi e dei salari è una minaccia al proseguimento della ripresa economica. ';'r*V'; Le prime indiscrezioni sulla relazione — approvata dalla commissione del Fondo venerdì — sorco apparse stamattina sul quotidiano radicale The Guardian, ed hanno avuto uh po' l'effetto di una doccia fredda dopo le euforie create dai dati sull'eccezionale surplus della bilancia dei pagamenti. La notizia ha avuto inoltre strascichi polemici in Parlamento, ove è stata oggetto dì un secco scambio di battute tra il premier Wilson ed il leader dell'opposizione Edward Heath. Il « rapporto » in questione è variamente interpretato, e lo stesso Guardian, pur dando la massima evidenza tipografica all' « ammonimento » sui pericoli della spirale inflazionistica, cita il parere di taluni esperti secondo cui il testo è in generale « estremamente favorevole » e perfino «elogiativo». E tale è stata anche l'opinione espressa da Wilson nel pomeriggio alla Camera dei Comuni. Lo « studio » sull'economia britannica è opera di una missione del Fondo monetario composta di cinque membri e venuta a Londra dal'5 al 13 febbraio. La capeggiavano gli economisti David Finch e William Beveridge. L'occasione della « visita di controllo», se così la si può chiamare, fu la richiesta inglese di ritirare gli ultimi 150 milioni di dollari ancor di- sponibili del credito d'appog- gio d'un miliardo di dollari negoziato nello scorso giugno. Il Fondo monetario internazionale ha validi motivi per tener d'occhio le finanze del Regno Unito. E' vero che negli ultimi dodici mesi Londra ha compiuto quasi un miracolo nelle sue vendite all'estero: la sterlina è salita a quotazioni non più conosciute da gran tempo; una parte sostanziale dei debiti accumulati all'epoca in cui la moneta era a livelli infimi è stata pagata. Ma l'Inghilterra, se ha chiuso moltissimi dei suoi debiti a breve termine, ne ha. ancora in abbondanza a lungo termine: qualcosa come tre miliardi di sterline (4500 miliardi di lire), di cui un terzo spetta al Fondo monetario. Dall'autunno del 1969 ad oggi, per usare un'espressione che figura stasera sulZ'Evening Standard, nel Paese « salari e prezzi avanzano al galoppo ». L'inflazione, aggiunge il quotidiano « è problema mondiale, ma nel nostro caso sembra stia sfuggendo di mano ». Il rilievo principale del « rapporto confidenziale », nella versione del Guardian è che « il brusco incremento d'inflazione dei salari unito a un basso ritmo di produttività può avere serie implicazioni per il futuro dell'economia britannica». Il testo sottolinea poi che « l'attivo- della bilancia dei pagamenti è largamente attribuibile all'espansione del commercio mondiale », il che fa temere un capovolgimento altrettanto rapido in caso di recessione. Ai Comuni il leader dell'op¬ posizione conservatrice Edward (Ted) Heath ha invitato il governo a prender atto dell'ammonimento e a «ripeterlo chiaro al paese ». Ma il premier gli ha replicato che personalmente non era responsabile delle interpretazioni dei giornali e che il documento in realtà « consiste al 96 per cento di congratulazioni al governo, mentre il rimanente esprime una certa ansia sulla questione dei salari ». Poi ha esclamato: « Il signor Heath è sempre in vedetta per scoprire in cielo una qualche nuvoletta nera nella speranza che abbia un bordo d'argento elettorale per il suo partito. Ma la ,Gran Bretagna è in una buona posizione concorrenziale rispetto alle altre nazioni: anch'esse hanno problemi di prezzi e salari ». Carlo Cavicchiolì

Persone citate: Carlo Cavicchiolì, David Finch, Edward Heath, The Guardian, William Beveridge

Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra, Londra, Regno Unito