Un "pappagallo" spara per la strada ad una studentessa che lo ha respinto

Un "pappagallo" spara per la strada ad una studentessa che lo ha respinto L'episodio all'uscita d'una scuola serale a Milano Un "pappagallo" spara per la strada ad una studentessa che lo ha respinto La ragazza, 17 anni, è rimasta ferita al petto - L'aggressore, ventitreenne, l'ha accompagnata all'ospedale poi è fuggito: ha però lasciato le sue generalità al portiere - Da tempo veniva ad attendere la giovane al termine delle lezioni - Ha reagito a un secco rifiuto, facendo fuoco con una pistola (Dal nostro corrispondente) Milano, 24 marzo. I77za studentessa di 17 anni è stata ferita da un colpo di pistola sparatole da un giovane che l'importunava e che Èssa aveva respinto. L'episodio è avvenuto ieri sera, nel quartiere di Baggìo a Milano. Angela Tufariello, abitante con i genitori in via Osteno 2, era appena uscita dalla scuola serale di stenodattilografia e, lasciate le compagne di scuola, si stava dirigendo verso casa quando è stata avvicinata da uno sconosciuto. Il giovane le ha rivolto frasi galanti, passando poi a proposte volgari. Rossa in volto, Angela Tufariello ha cercato di liberarsi dell'importuno, ma questi ha estratto di tasca una piccola rivoltella, probabilmente una Flobert, ed ha lasciato partire un colpo. Angela si è sentita venire meno ed è caduta a terra, ferita al petto. Più. tardi la giovane ha raccontato: « Credevo che avesse sparato con uno scacciacani, per farmi paura. Poi ho messo una mano sul golfino e l'ho ritratta sporca di sangue. E' stato allora che mi sono resa conto di essere ferita; la vista mi si è annebbiata e sono caduta a terra ». Lo sparatore ha soccorso la ragazza, poi ha aiutato una sua compagna di scuola, Maria Massola, abitante a Cesano Boscone. nei pressi di Milano, a caricarla su un'auto di passaggio. Forse per non destare sospetti, il giovane ha preso anche lui posto sull'auto, accompagnando Angela Tufariello all'ospedale «San Carlo », dove la giovane è stata ricoverata. Mentre gli infermieri si prendevano cura della ferita, il giovane ha dato le sue generalità al portiere dell'ospedale, poi approfittando della confusione si è allontanato. Ora è ricercato. Si tratta di un ex paracadutista di 23 anni, già ricoverato in passato in un riformatorio: si chiama Elio Rizzato ed abita con i genitori in via Cabella 5, a Baggio. Gli agenti si sono recati a casa sua, ma non l'hanno trovato: i genitori hanno detto che non lo vedevano dall'altro ieri ed hanno messo in dubbio che fosse lui lo sparatore. La conferma della sua identità è venuta però poco dopo in seguito all'interrogatorio di tre giovani, Franco Lombardo, 22 anni, abitante in via Piermarini 6; Ugo Pupo, 23 anni, via Nikolajewka 1 e Walter Iacopino, via Forze Armate 329. Costoro, saputo della sparatoria, si erano recati all'ospedale per conoscere le condizioni della ferita. Bloccati dalla polizia, hanno fatto il nome del Rizzato. Franco Lombardo ha detto: « Angela non aveva nemici. E' una ragazza carina, un tipo. Ragazzi che le ronzavano intorno ne aveva, è chiaro, e lei, moderna e simpatica, scherzava un po' con tutti. Elio Rizzato non sopportava questo: fa parte del nostro gruppo, ci troviamo tutti a discutere in un bar latteria. E' inspiegabile come possa aver sparato ad Ange- perché malato di cuore. la. Io ho saputo la notizia casualmente e mi sono precipitato per sapere come stava la ragazza. Credo che il fatto non sia dovuto a motivi di gelosia. Forse ci sarà sotto qualcosa d'altro. Certo è una brutta faccenda e mi spiace molto per Angela ». Durante la notte, la ragazza è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico per l'estrazione della pallottola dal petto. Successivamente, è slata dichiarata fuori pericolo ed ha potuto essere interrogata dalla polizia. In un primo momento. Angela Tufariello ha detto di non conoscere lo sparatore; poi ha modificato il suo racconto, dicendo che già da qualche sera il giovane era solito attenderla all'uscita dalla scuola, importunandola con le sue profferte amorose. Ieri sera, però, lo spasimante aveva passato ogni limite, per cui la ragazza lo aveva respinto. Forse per questo il giovane colto da un'improvvisa ira contro la Tufariello, le ha sparato. Angela Tufariello di giorno lavora come impiegata e di sera frequenta, nelle scuole di via Anselmo Da Baggio 60, un corso di perfezionamento di stenografia e dattilografia. Ha tre frcielli, due maschi (uno è sposato, l'altro è militare e dovrebbe tornare a casa in questi giorni per la licenza di Pasqua) e una femmina. Il padre, Gaetano, è da tempo ricoverato all'Ospedale Maggiore g. m.

Luoghi citati: Cesano Boscone, Milano