Francia: prestiti a borsa nera dopo le restrizioni del credito di Loris Mannucci
Francia: prestiti a borsa nera dopo le restrizioni del credito Rivelazione del presidente delle industrie minori Francia: prestiti a borsa nera dopo le restrizioni del credito Le banche mettono in contatto i correntisti con chi è in grado di fornire denaro - I bistrots vicini ogni fine mese diventano piccole succursali (Nostro servizio particolare) Parigi. 19 marzo. Le restrizioni del credito hanno portato al sorgere di una « borsa nera n dei prestiti, grazie alla quale i commercianti e gli industriali in difficoltà riescono a fronteggiare le scadenze di fine mese. Sino all'anno scorso, infatti, si rivolgevano direttamente alla propria banca la quale consentiva uno scoperto, ma il governo decise di porre un limite all'ammontare di questa facilitazione e le banche che continuavano ad oltrepassarlo per soddisfare la propria clientela sono state richiamate all'or- dine.. Minacciate di sanzioni dal Ministero delle Finanze, desi aerando d'altra parte di mantenere buoni rapporti coi titolari di conto corrente, quelle banche hanno favorito il sorgere della « borsa nera » dei prestiti la cui esistenza viene rivelata rial presidente della Confederazione piccole e medie aziende che ne rende responsabile la politica governativa. Il meccanismo della « bor- sa nera ,, e semplice. La banCa, infatti, conosce i correntisti che hanno il conto ben fornito, e quando un cliente le chiede uno scoperto che non può essergli consentito lo mette in contatto con uno che è in grado di prestargli denaro. L'impiegato, naturalmente, percepisce un compenso per il suo intervento e certi « bistrots » vicini alla banca diventano, ogni mese, piccole succursali. Certi commercianti e indù- striali che dispongono di importanti somme liquide si trasformano cosi in usurai e sono sempre più numerosi i bottegai e piccoli industriali che, al momento delle scadenze mensili, devono ricorrere alla « borsa nera » dei prestiti invece di ottenerli dalla propria banca ad un interesse normale. Loris Mannucci
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