Sgomento e dolore nella Valle d'Aosta

Sgomento e dolore nella Valle d'Aosta La morte di Gobbi Sgomento e dolore nella Valle d'Aosta (Nostro servizio particolare) Courmayeur, 19 marzo. Sulla piazzetta famosa delle guide di Courmayeur la gente sfida il freddo della notte per attendere l'arrivo del furgone che traspòrta la salma di Toni Gobbi. Nella sede della società delle Guide del Monte Bianco, dal tardo pomeriggio è allestita la camera ardente. Poco più in là, un plastico di tutta la catena montuosa delle Alpi valdostane e gli itinerari sci-alpinistici lungo i quali negli ultimi anni Gobbi aveva portato poco meno di mille sciatori alpinisti, senza il più piccolo incidente. Per Selva di Val Gardena sono partite la scorsa notte la moglie Romilda Bertolier, il figlio venticinquenne Gioacchino e la figlia ventenne Barbara, studentessa di lingue alla Cattolica di Milano. Con loro erano ì componenti il Consiglio direttivo delle guide di Courmayeur. A Selva di Val Gardena si trovava già il presidente delle guide architetto Aldo Cosmacini, partito da, Milano. «Papà deve ritqr: nare al più presto a Courmayeur », ha detto Gioacchino Gobbi, come se Toni fosse ancora in vita. Nessuno sa rendersi conto della sua morte. Toni Gobbi, « il dottore », è stato tradito da una valanga. « Una cosa impossibile a credersi — ci dice Achille Compagnoni, il conquistatore del K 2. — Quando accade una sciagura in montagna, si è sempre propensi a ritenere che esistano delie colpe, ma con lui è diverso, lui la montagna la conosceva perfettamente; era molto prudente. Si rimane senza parola. Sempre più mi rendo conto che la montagna è tremenda. La nostra esperienza non conta nulla di fronte alla fatalità. Quando, ieri sera, ho udito la notizia alla televisione, dico la verità, non ho creduto. Questa notte ho tenuto la radio accesa per sentire tutti i giornali-radio. Cose simili fanno paura anche a gente esperta come noi ». La notizia della morte di Toni Gobbi ha gettato nel lutto tutta la Valle d'Aosta. Era stato presidente del Consorzio delle guide valdostane dal 1960 al 1965, carica che aveva quindi trasmesso all'amico Beniamino Henry per assumere quella di presidente nazionale delle guide di tutta Italia, che resse fino al '67. Lo scrittore di alpinismo Frison-Roche, già presidente delle guide di Chamonix ed attuale presidente dell'Associazione internazionale delle guide d'alta montagna, ci dice: «E' una grande perdita per l'alpinismo e lo sci alpinistico mondiale ». ì. v.

Persone citate: Achille Compagnoni, Aldo Cosmacini, Beniamino Henry, Frison, Gioacchino Gobbi, Roche