Morto il commediografo del "Magnifico cornuto,,

Morto il commediografo del "Magnifico cornuto,, Il belga Crommelynck aveva 84 anni Morto il commediografo del "Magnifico cornuto,, Era giunto alla celebrità con la sua farsa patetica sui drammi della gelosia - Abitava solitario in una cittadina nei pressi di Parigi (Nostro servizio particolare) Parigi, 18 marzo. Il commediografo belga Fernand Crommelynck, noto nel mondo intero per Le cocu magnifique (« Il magnifico cornuto ») rappresentata a Parigi nel 1920, s'è spento ad 84 anni nella cittadina di Saint-Germain-en-Laye, vicina a Parigi, dove da molti anni viveva solitario. Fernand Crommelynck era belga. Nato a Parigi nel 1886 in una casa di Montmartre da madre savoiarda egli prese la nazionalità del padre. A Bruxelles dette la prima commedia al « Théàtre du Pare » nel 1906. Era iVous n'irons plus au bois, ed il suo successo indusse l'autore a venire a Parigi dove, nel 1911, si rivelò con Le sculpteur de masques. La fama mondiale venne con Le cocu, farsa truculen- lllllllllllllllllllllllllllllUllllilllllllllllllllllllIIII ta e patetica, caricatura della gelosia con la vita di un villaggio sullo sfondo. (La commedia ha avuto, nel mondo, più di ventimila recite). L'anno successivo Crommelynck rappresentò in Francia Amants puerils in cui egli stesso si divertì a recitare una parte. Vennero Tripes d'or, violenta satira della ricchezza. Poi Carine fece scrivere al critico Lucien Beer: « Sono certo- che nessun uomo di teatro mi contraddirà se scrivo che Fernand Crommelynck è uno dei più grandi, se non il più grande, degli autori drammatici viventi... ». s Nei cosiddetti « anni folli » la produzione di Fernand Crommelynck fu particolarmente abbondante. I suoi ultimi lavori furono Une femme qui a le coeur trop petit e Chaud et froid nel 1935. Dopo la seconda guerra mondiale egli continuò a scrivere ma non affidò i suoi lavori a nessun teatro. Il successo delle opere di anteguerra gli bastava largamente per vivere. Nel 1957 ebbe il Gran Premio drammatico della Società degli autori per il complesso della sua opera «nella quale la magìa delle situazioni, la violenza dei sentimenti e dei personaggi si esprimono con poesia ed al tempo stesso in modo caricaturale ». Da molti anni non si vedeva più Fernand Crommelynck alle prime teatrali parigine ed egli diceva maliziosamente quando glielo rimproveravano: «Io dico che non ci vado perché sento male, ma c'è chi pensa che non ci vada perché sento bene». Era la sua maniera di far sapere che il teatro contemporaneo non gli piaceva. Si afferma che in un cassetto della sua scrivania giacciono i manoscritti di quattro commedie che egli non ha voluto far presentare dando tuttavia istruzioni affinché lo siano dopo la sua morte. Ora i parigini aspettano. m#

Persone citate: Fernand Crommelynck, Lucien Beer

Luoghi citati: Bruxelles, Francia, Parigi