Questi i juventini per l' «operazione primato»

Questi i juventini per l' «operazione primato» Allo Stadio Comunale (ore 15) la più grande sfida del campionato DUE SQUADRONI PIÙ LO BELLO Questi i juventini per l' «operazione primato» .La Juventus ha oggi la possibilità di concludere l'inseguimento alla capolista, iniziato proprio a Cagliari nel girone di andata: l'« operazione scudetto » vivrà oggi un episodio forse decisivo. Questi i bianconeri che lo affrontano guidati da Boniperti e Rabitti: BONIPERTI — La sua « amministrazione » ha ridato coesione e consistenza a una squadra che sembrava avviata a diventare una pattuglia di « desperados » del pallone. La tenacia proverbiale che « capitan Boni » dimostrò per anni sui campi di gioco, è ora la vera anima della squadra bianconera. Quindici risultati utili | consecutivi costituiscono un esame di laurea per qualsiasi grande « team ». RABITTI — Ha vinto, e naturalmente convinto. Uno dei segreti della « nouvelle vague » bianconera è proprio lui, tecnico oculato e senza inutili frange da mago. Ha dimostrato che il possesso di una notevole esperienza vale più di fantomatiche investiture. TANCREDI — Il giovane portiere bianconero si è imposto come una rivelazione, sia per i riflessi fulminei sia per l'abilità di piazzamento. La lunga serie degli incontri che hanno caratterizzato la « rimonta » juven- tina ha, tra le sue basi, anche la ormai collaudai issima esperienza di questo ragazzo. SALVADORE — Lo chiamano il « vecchio drago ». Implacabile e esperto, ha saputo controllare decine di avversari. Non gli pesa l'età, non gli dà soggezione nessun reputatissimo attaccante. E se si sgancia in avanti sa puntare in gol sia direttamente sia approfittando di errori e rimpalli nell'area altrui. FURINO — Un autentico « polmone ». Mille palloni portati avanti durante una gara, un dispendio di energie che non offuscano la sua lucidità. Se non viene controllato a dovere, subito la sua squadra prende quota come se avesse un uomo in più. ROVETA — Un «libero» che si impone per doti naturali di freschezza e di slancio. Oggi come oggi non può certo vantare l'esperienza di un Castano, ma è solido come pochi altri atleti in area e decisissimo nei rilanci. LEONCINI — Un cuore generoso per novanta minuti. Una legnata che molti portieri italiani conoscono. Non desìste, non si arrende, non si tira indietro. Se dovrà affrontare un cursore come Domenghini, percorreranno chilometri in tandem. CUCCUREDDU — Preciso, geometrico, con freddo dominio della partita, è la « voce nuova » più interessante della Juventus. Tira come i mediani veri, sa controllare l'avversario diretto e scavalcarlo con proiezioni sempre determinanti agli effetti del gioco. L'occhio della critica lo ha giudicato l'elemento più interessante tra quelli espressi dall'ultima leva. HALLER — E' artista, si sa. Divaga, poi inventa. Rifiata, poi parte come una poderosa gazzella. Imprevedibile per qualunque difensore avversario, Haller ha bisogno solo di credere in Haller. Allora è gol. DEL SOL — Avrà ormai percorso tre volte il giro del globo, e sempre spingendo un pallone. Come nella Juventus è entrato un altro faticatore e corridore, Furino, Del Sol ha potuto riassestare il suo gioco, illuminarlo di più. Interi stadi si sono commossi a vederlo lottare senza tregua, spingendo sul pedale di una volontà e un dinamismo incredibili. ANASTASI — Scatto, acrobazia, tiro rapido in velocità. Per fermarlo, uno « stopper » gli si deve dedicare senza respiro. A Pietruzzu basta un attimo, un guizzo solo per trovarsi a tu per tu col portiere avversario. VIERI — Una stagione difficile, dopo le grandi speran- ze destate dal suo arrivo. Classe, ma scarso nerbo. Oggi forse gli si presenta l'occasione di un insperato rilancio, nella gara più attesa del campionato. Che sia per Vieri il giorno della grande affermazione? ZIGONI — E' un'ala che non si limita al « cross », ma punta al gol. Ha lo spunto veloce sufficiente a mettere in difficoltà difensori di notevolissima classe. MORINI — Talora criticato per il suo gioco di acceso agonismo, è tuttavia una sicurezza. « Tiene » l'avversario a costo di legarsi a lui per invisibili e tenaci catene. E' migliorato di gara in gara, via via ti ripulendo » il contrasto e senza perdere una goccia della tenacia indispensabile al ruolo. LEONARDI — E* considerato la « spalla »- di Anastasi, ma è anche e soprattutto un'ala vera, prontissima al « cross » e rapida nel convergere verso l'area. Un tiro secco che sa « trovare » la porta, e spunti di gioco che arricchiscono i temi di attacco juventini. ANZOLIN — E' rientrato dopo una lunga crisi e una lunga anticamera. A Milano, contro l'Inter, non ha commesso errori riuscendo sempre a indovinare il giusto piazzamento e l'attimo cruciale per l'uscita. Roberto Tancredi ha 26 anni, è toscano. Ha esordito in A in questo torneo, ne è diventato un protagonista Sandro Salvadore, 285 gare in serie A all'età di trenta anni. E' milanese, preferisce i fatti alle (poche) parole Giuseppe Furino, 23 anni, nato a Palermo. Ha già all'attivo 50 gare in serie A, spera nella maglia azzurra Gianluigi Roveta, torinese puro sangue, ha 22 anni. Tiene con onore il posto del capitano Tino Castano Gianfranco Leoncini: a 30 anni il romano ha fatto cambiare parere a chi lo considerava già in declino Antonello Cuccureddu, 20 anni: è arrivato da Alghero (via Brescia) per dare vigore alla squadra bianconera Helmut Haller: trent'anni, grande campione quando trova (come ora alla Juventus) l'ambiente che gli piace Luis Del Sol, il maratoneta della Juventus; il rendimento del trentaquattrenne spagnolo è un piccolo miracolo Pietro Anastasi è catancse, ha 21 anni; alti e bassi di rendimento, ma un sicuro istinto al momento del gol Giampiero Bonipertì è nato a Barengo nel 1928: la Juventus ha ritrovato lo slancio sotto la sua direzione Ercole Rabitti, è nato a Torino il 24 agosto 1921; è il « trainer » più modesto e più invidiato d'Italia Roberto Vieri è toscano, ha ventiquattro anni. Ha molta classe, ma'non ha trovato una stagione fortunata Gianfranco Zigoni, un istintivo forse discontinuo ma sempre ricco di impegno. E' trevigiano, ha 25 anni Francesco Morini, pisano, 25 anni. Ha iniziato male alla {live, ora è una delle colonne della formazione

Luoghi citati: Alghero, Barengo, Cagliari, Italia, Milano, Palermo, Torino