Sihanuk del Cambogia al Cremlino discute la grave crisi del suo paese
Sihanuk del Cambogia al Cremlino discute la grave crisi del suo paese Sihanuk del Cambogia al Cremlino discute la grave crisi del suo paese "Sincere ed amichevoli" conversazioni con Kossighin e Podgorny - Le Izvestija denunciano i "teppisti" che saccheggiarono a Pnom Penh le ambasciate del Nord Vietnam e dei vietcong - Domani Sihanuk a Pechino Mosca, 14 marzo. Il capo dello Stato cambogiano, principe Sihanuk, ba avuto oggi colloqui col primo ministro Kossighin e col presidente del Soviet supremo Podgorny sulle attività dei soldati nord-vietnamiti e dei guerriglieri vietcong nel suo paese. ' I colloqui sono stati definiti « sinceri ed amichevoli ». Col segretario generale del pc sovietico, Breznev, Sihanuk non ha potuto incontrarsi perché il capo russo si trova nella Bielorussia per assistere a manovre militari. Diverse ore dopo gli incontri di Sihanuk coi diri¬ genti del Cremlino, le Izve- stija hanno denunciato « le azioni accuratamente preparate dei teppisti » cambogiani, che hanno saccheggiato mercoledì scorso a Pnom Penh le ambasciate del Vietnam del Nord e del governo provvisorio del Vietnam del Sud (Vietcong). Il giornale ha accusato elementi di destra di voler gettare il Cambogia « nel campo americano » ed ha chiesto che « la solidarietà militante fra i popoli del Vietnam e del Cambogia sia salvaguardata ». L'agenzia Tass ha diramato il testo completo del lungo appello dell'organo del partito comunista del Vietnam del Nord Nhan Dan. Dell'incontro di Sihanuk con Kossighin e Podgorny, la Tass ha detto solo che sono state discusse questioni riguardanti il rafforzamento delle relazioni sovietico-cambogiane ed «un certo numero di problemi internazionali ». Lunedì Sihanuk partirà da Mosca per Pnom Penh, via Pechino. Non si sa quanto il capo dello Stato cambogiano conti di fermarsi nella capitale cinese. I colloqui in Urss e in Cina sembrano un mezzo di pressione sugli Stati Uniti, che il Cambogia accusa di « illeciti interventi » negli affari interni del paese. Il principe disse giorni fa a Parigi: « Non vogliamo né la colonizzazione americana, né quella cinese », ribadendo così esplicitamente la volontà di mantenere la nazione cambogiana rigidamente neutrale. (A. P.)
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