Bonn ha promesso a Pankow il riconoscimento diplomatico di Tito Sansa

Bonn ha promesso a Pankow il riconoscimento diplomatico Giovedì comincia il dialogo fra le due Germanie Bonn ha promesso a Pankow il riconoscimento diplomatico a La notizia (diffusa dalla Koelnische Rundschau) non è stata smentita dal governo federale - La decisione dell'incontro a Erfurt (a metà strada fra Bonn e Berlino) fu presa a Mosca dopo i colloqui russo-tedeschi (Dal nostro corrispondente) Bonn, 14 marzo. Pur di ottenere il colloquio con la Germania comunista, il governo di Bonn avrebbe promesso a Pankow il riconoscimento diplomatico, sia pure non subito. La notizia, diffusa oggi dalla Koelnische Rundschau, non è stata smentita dal governo di Bonn. Il giornale di Colonia rivela che la decisione della Germania Est, assolutamente inattesa, di accettare la proposta del cancelliere Brandt per tenere il «vertice intertedesco » in un luogo che non fosse Berlino Est, è stata presa a Mosca, durante il decimo colloquio del plenipotenziario di Bonn Egon Bahr con il ministro degli Esteri sovietico Gromyko. A Mosca è stata constatata concordanza di interessi: dell'Unione Sovietica, che mira a non turbare le acque in Europa per giungere a una conferenza europea per la sicurezza, e della Germania Federale, che vuole « dialogare » con Berlino Est. Egon Bahr, basandosi su dichiarazioni del capo del gruppo parlamentare socialdemocratico, Herbert Wehner — secondo il quale « riconoscimento o non riconoscimento della Germania comunista non devono essere un dogma » — ^avrebbe fatto intendere a Gromyko ciò che nella Germania Federale «cantano anche i passeri sui tetti », anche se non è ufficialmente ammesso: cioè che un giorno o l'altro, quando l'opinione pubblica sarà sufficientemente preparata, il governo federale riconoscerà la Ddr non soltanto de facto, ma anche de jure. In seguito a questa promessa, da Mosca sarebbe partito per Berlino Est l'ordine di dare via libera all'incontro BrandtStoph. Willy Brandt, che ha ignorato del tutto le rivelazioni del quotidiano di Colonia, ha detto oggi, in due comizi elei tarali m Westfalia, che si recherà il 19 marzo a Erfurt « senza illusioni », non aspettandosi risultati sensazionali da questo primo « vertice in tertedesco ». « Tuttavia — ha aggiunto — non vorrei sottovalutare la buona volontà dimostrata dalle due parti, nonostante le note divergenze di opinione ». Secondo il Cancelliere, il solo fatto che tedeschi dell'Ovest parlino per la prima volta con tedeschi dell'Est «è un avvenimento politico di primaria importanza », quando si pensi che « per vent'ac.u vi è stato il silenzio ». Brandt ha aggiunto di essere sicuro che l'incontro del 19 marzo a Erfurt non sarà il solo. Ad esso seguiranno altri colloqui, oltre a quello — già deciso — entro l'estate. E' certo che essi arresteranno il moto di allontanamento tra la Repubblica Federale e la Ddr. Secondo Brandt, il 19 marzo a Erfurt si vedrà se « nel corso dei prossimi anni sarà possibile giungere a un qualche accordo ». Tito Sansa

Persone citate: Brandt, Egon Bahr, Gromyko, Herbert Wehner, Willy Brandt