Don Ottenio licenziato dal seminario di Rivoli
Don Ottenio licenziato dal seminario di Rivoli Dopo l'annuncio del fidanzamento Don Ottenio licenziato dal seminario di Rivoli Ha perso il posto di aiuto-bibliotecario - « E' un abuso », ha detto l'ex parroco - Oggi a S. Stefano di Montemagno un nuovo sacerdote dirà Messa (Dal nostro inviato speciale) Asti, 14 marzo. Domani, don Geremia, parroco della frazione Grana, salirà a Santo Stefano per celebrare la Messa al posto di don Ottenio, rimosso dal suo incarico per ordine del vescovo di Casale. Emilia Quassolo, la perpetua della parrocchia di Santo Stefano, si affanna a lustrare i candelabri, pulire i pavimenti, sostituire i ceri consumati, « perché la chiesa dev'essere in ordine, qualunque cosa accada. Non bisogna dimenticare che questa è la casa del Signore ». Nella canonica don Ottenio raccoglie i suoi appunti: domani mattina, molto prima dell'ora della Messa, andrà via. « E' una fuga don Ottenio? », chiedo. « Non scappo — risponde. — Preferisco andar via per non creare una situazio- ne spiacevole. Vi sono molti parrocchiani che non vedono di buon occhio la mia destituzione. Sono venuti a dirmi di rimanere, anche se mi sposo. Per questo domattina parto: non vorrei, con la mia presenza, provocare qualche attrito ». Che la maggior parte degli abitanti della piccola frazione siano solidali con l'ex parroco è vero. Parlando con loro si ricevono attestazioni di simpatia nei confronti di don Ottenio. Soltanto alcune donne lo hanno criticato, condannando la sua intenzione di lasciare il celibato. A questo punto sorge spontaneo il sospetto che don Ottenio abbia cercato di approfittare dell'amicizia e della solidarietà della maggioranza dei suoi parrocchiani per influenzare le decisioni della Curia. Quando glielo chiedo si infuria. « Sono voci prive di fondamento messe in giro da qualcuno che ha tutto l'interesse di farmi del male. E' stato detto addirittura che io speravo in una " sommossa " popolare. Secondo questi impostori, io contavo su una rivolta degli abitanti contro il parroco che viene a celebrare la Messa in mia vece. Tutto questo è falso e malvagio. Ripeto ancora una volta che ho fatto quello che ho fatto perché ritengo più onesto agire alla luce del sole e perché ho il coraggio e la forza morale per affrontare tutti i rischi e le conseguenze di questo mio gesto ». Le conseguenze non si sono fatte attendere. Sospeso dall'incarico dì parroco, oggi don Ottenio ha perso il posto di aiuto bibliotecario che occupava nel seminario di Rivoli. « Mi hanno licenziato », dice allargando le braccia in un gesto di rassegnazione. f. f.
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