Bombe a Washington e Pittsburgh Falso allarme nella sede dell'Onu

Bombe a Washington e Pittsburgh Falso allarme nella sede dell'Onu Nuovi attentati dinamitardi in alcuni Stati americani Bombe a Washington e Pittsburgh Falso allarme nella sede dell'Onu Distrutto un «night-club» della capitale (senza vittime) - Dilaga nel paese la psicosi del terrorismo: la polizia è in continuo allarme New York, 13 marzo. Nuovi attentati dinamitardi negli Slati Uniti, a Washing ton e Pittsburgh, mentre in !tutto il paese dilaga la « psicosi dèlie bombe », che sta rapidamente contagiando la popolazione e la stessa polizia. A Washington^ una bomba ha devastato uri locale notturno, il « Celebriti/ Club »; l'esplosione è avvenuta quasi all'alba — a poco più di 24 ore di distanza da quelle che hanno causato gravi danni in tre grattacieli di Manhat \tan — quando il night era jvuoto. Non vi sono state vit- jUrne, ma i danni sorto molto igravi. A Pittsburgh, i dina-1 mitardi hanno colpito il negozio di un gioielliere, distruggendolo; anche un club, sito al secondo piano del pa lazzo dove si trova la gioiel leria, è stato gravemente danneggiato. La deflagrazione è stata cosi violenta che ha provocato la rottura dei vetri di altri ventidue negozi che sorgono nella stessa strada. Agli attentati veri si aggiungono quelli « falsi », cioè le telefonate anonime, sempre più numerose nelle ulti me ore. che segnalano la presenza di bombe nei posti più disparati. Anche il Pa lazzo di vetro, sede delle Na zioni Unite, è stato posto in allarme da una telefonata anonima: la polizia ha compiuto una minuziosa perquisizione, senza peraltro ordinare lo sgombero degli uffici. Delle bombe nessuna trac eia, neppure sui battelli che incrociano davanti alla riva dell'Hudson, sulla quale sorge il palazzo, e che sono stati bloccali e perquisiti. Ad Albani), nello Stato di New York, l'allarme è stato proclamato al Centro di addestramento navale della riser va in seguilo ad una segna lozione del controspionaggio della Marina, che era stato avvertito di un imminente attentato. Per tutta la giornata edifici governativi, scuole, sedi di industrie, stazioni della metropolitana sono state bloccate — in varie città — per tempi più o meno lunghi in seguito a telefonate anonime che segnalavano la presenza di bombe. Così è stato anche al Dipartimento della Giustizia, a Washington: ma l'allarme, ancora una volta, si è rivelato falso. L'elenco potrebbe continuare a lungo e comprendere tutte le principali città americane: San Francisco (i grattacieli della Banca d'America e della società Alcoa). Boston (metropolitana). Los Angeles (quattro sedi di tribunali), Filadelfia (un liceo e un magazzino dei marines), Dayton, nell'Ohio (una fabbrica di registratori). Il lavoro della polizia diventa febbrile e nervoso, mentre è sempre più difficile mantenere calma la popolazione, che esige intense indagini e la rapida identificazione dei colpevoli. La rosa dei possibili dinamitardi è molto vasta ed è. difficile localizzare le indagini. L'opinione pub¬ blica ha già posto sotto accusa tutte le organizzazioni estremistiche — che sono numerosissime — senza distinzione: dalle « Pantere nere » ai vari gruppi di « hippies ». Ma, per il momento, non si Ita notizia di fermi. (A. P.) . * Il i Bifi

Persone citate: Albani, Dayton