Serie C: burrasca in vista per le promozioni

Serie C: burrasca in vista per le promozioni Serie C: burrasca in vista per le promozioni Minaccia di agitazione da parte di numerose società - Si chiede alla Lega maggior attenzione per il calcio provinciale - Una sola promossa per girone sminuisce l'interesse dei tornei - Una proposta dell' Alessandria Le società di Serie C minacciano di entrare in agitazione. Le recenti decisioni della Lega e ta ferma presa di posizione di Stacchi sulla Serte B (torneo che si riflette Inevitabilmente su quello inferiore) hanno agitato ulteriormente le acque del settore semiprof essionistlco, un settore troppo a lungo misconosciuto nei suoi menti e nei suoi diritti. Si dimentica, forse, che il calcio non e fatto soltanto di grossi nomi: è la base quella che conta. E la base è rappresentata proprio dai mille dirigenti di Serte C e D che con ì loro sacrifici, con la loro passione contribuiscono giornalmente a rinforzare il nostro calcio. La maggioranza delle società di C sono d'accordo nel ritenere che l'impostazione del loro campionato è sbagliata. L'argomento è stato vagliato e poi messo in disparte. Se ne riparla soltanto quando si avvicinano le scadenze elettorali. Ora sembra che una buona parte dei club semiprofessionistici tireranno nuovamente in hallo la questione. Ne parla il dr. Testa, dirigente dell'Alessandria, uno dei propugnatori di una « nuova » Serie C. ii Entro un mese — ha detto — ci sarà una riunione nella quale parie.emù dei nostri problemi. Stavolta siamo decisi ad andare sino in fondo. E' inconcepibile che 18 squadre lottino per un'intera stagione con il miraggio di una sola promozione in Serie B. Quando poi si verifica 11 caso del Piacenza, cioè di una squadra che a cinque giornate dalla conclusione è matematicamente sicura della promozione, allora rade ogni Interesse, la lotta per la seconda e terza posizione diventa inutile ». « Le conseguenze — aggiunge Testa — si avvertono negli incassi, nell'interesse del tifosi. Oltre al lato sportivo bisogna vagliare quello economico. Molte società di C e di D (è 11 caso del Parma) conservano un apparato professionistico, le stesse attrezzature di quando erano In A o in B. Questo richiede sforzi non indifferenti. « Ecco perché — conclude il dirigente alessandrino — quando Mazza, presidente della Spai, mi ha Inviato un suo testo con una proposta per la B e per la C a due gironi, iq ho replicato che l'Alessandria è, d'accordo per una B a due gironi ma che per la C sono indispensabili quattro gironi con una promozione per settore dando modo anche alle seconde di lottare per la B (le quattro seconde potrebbero disputare un torneo: le due prime classificate verrebbero promosse). Le società di B respingono ogni cambiamento ma 11 loro è un ragionamento troppo facile. Vorrei vedere se si trovassero nella nostra situazione. Siccome contiamo anche noi, faremo sentire la nostra voce. La Serie C va modificata ». A questo proposito abbiamo chiesto ad altre società di Serte C di esprimere la loro opinione sul tema dibattuto dal dr. Testa: le risposte, come si potrà notare, sono quasi tutte favorevoli alla tesi del dirigente dell'Alessandria. Giorgio Gandoltì SAVONA Rag. Aldo Dapelo, presidente del Savona: a Non solo sono favorevole, ma ritengo indispensabile un rinnovamento delle tre maggiori divisioni. In C ci sono una ventina i di società che sono organizzate | su basi professionistiche e per¬ tanto devono trovare accoglimento in seno alla Lega professionistica. a Gli eventuali suggerimenti sono molto semplici: eliminare la incongruenza della serie C, che ha su tre gironi di venti squadre soltanto tre promosse (la prima di ogni girone). Io vedrei molto volentieri una serie C articolata su due gironi, con due promosse per ogni girone In serie B. Formare la serie B su due gironi, con due promosse per ogni girone «. VERBANIA Vittorio Borront, vice presidente del Vcrbania: « Siamo d'accordo, perche dividendo in due la serie B con conseguente diminuzione dei chilometraggi e delle spese, anche il Verbania potrebbe inserirvisi. Per la serie C invece una suddivisione In quattro gironi influirebbe negativamente sul suo interesse. Penso invece che sarebbe interessante aumentare le promozioni alla divisione superiore: si potrebbe far disputare alle seconde di ogni girone di C un torneo e promuovere anche la vincitrice di questo ». TREVISO Tino Molina, allenatore del Treviso a nome del dirigenti della società: « La B a due gironi e la C a quattro è un'operazione che sot toscrivo senza esitazioni. Intanto darebbe più respiro alla C e allargherebbe le possibilità di passare alla serie superiore; poi diminuirebbe le fatiche e le spese per 1 lunghi viaggi della B, con possibilità di contare su più squadre corregionali o comunque vicine e quindi su maggiori possibilità d'incassi. Anche la massima divisione potrebbe contare, con una B allargata, su un maggior terreno di scelta ». UDINESE Pietro Brunello, presidente dell'Udinese: « La riforma auspicata da molte società tornerebbe gradita anche al sodalizio friulano, che in tal modo potrebbe trovare un più agevole reinserimento tra le squadre professionistiche. « Sarebbe pertanto opportuno portare la serie A a 18 squadre, con quattro retrocessioni; la serie B a due gironi di 16 squadre ciascuno, -sd allargare la categoria dei semiprofessionisti e le possibilità nel meccanismo delle promozioni ». NOVARA Santino Tarantola, direttore sportivo del Novara: ii Siamo forse stati i primi, noi del Novara, a sostenere la necessità di due gironi di serie B. Il girone unico è una gran bella cosa, rende 11 campionato più interessante, ma in verità è troppo dispendioso. Già dieoi anni fa il rappresentante del Novara in seno alla Federazione, avvocato Sartorio, andava propugnando la necessità dei due gironi di B e dei quattro di serie C. ii Noi naturalmente ci adeguia mo a quanto disporrà la Federa zione, ma per quanto riguarda la serie C rileviamo che l'attuale ordinamento, di una sola promo zione per girone, finisce a volte (com'è successo lo scorso anno) per togliere ogni interesse al campionato a causa di una squadra che svetta sulle altre ». ENTELLA Antonio Solari, commissario dell'Entello Chiavari: « La nuova suddivisione sarebbe vantaggiosa per tutti e anche per l'Entella soprattutto per motivi economici: le trasferte non prevederebbero più viaggi onerosi In Sardegna ed in altre località lontane, come Ascoli Piceno; l'interesse sportivo, inoltre, sarebbe accresciuto dal maggior numero d'incontri con squadre dèi centri vicini e per lo spirito campanilistico che contraddistinguerebbe tali derby. Suggerimenti? Anzitutto gradiremmo più confronti con le squadre piemontesi, che riteniamo molto forti e che più si addicono al nostro gioco ». TRIESTINA Avv. Tristano Columml, presidente del comitato di reggenza straordinaria della Triestina: « L'Unione sportiva triestina appoggerà una proposta per lo sdoppiamento della serie B che nella forma attuale è estremamente costosa e impegna le squadre partecipanti a lunghissime trasferte. L'impostazione d'una serie C su quattro gironi potrebbe essere la logica conseguenza dello sdoppiamento della B. Secondo 11 nostro parere, criteri di evidente economia e d'interesse sportivo In relazione al maggior numero d'incontri fra squadre di città viciniori dovrebbero sfociare in una divisione della serie B ». DERTHONA Rag. Franco Nicola, presidente del Derthona b'bc: a Sono sostanzialmente favorevole al progetto di ristrutturazione. Secondo me la serie C dovrebbe avere quattro gironi e la serie D otto. Con la serie C ampliata a quattro gironi, si avrebbe più disponibilità di posti e quindi, per le città capoluogo di provincia (tipo Asti, Pavia, Cremona eccetera) vi sarebbero meno difficoltà d'inserimento: noi ne guadagneremmo dal lato economico (vi sarebbero più incontri di campanile e, quindi, più spettatori), mentre il lato tecnico non dovrebbe soffrirne molto ». SPEZIA Commissario straordimrio dello Spezia, geom. Giuseppe Bertolucci: ii Credo che una suddivisione geografica in due gironi della serie B e in quattro della serie C sia la più idonea nel confronti della crisi generale In cui si dibattono quasi tutte le società. Questo al di là di ogni nostra egoistica aspirazione alla serie B. In una recentissima riunione a Firenze è stato toccato questo problema, ma pm troppo non vi è stato il tempo per approfondirlo. Penso anche che i due gironi della serie B e i quattro della C portino un maggior interesse, se non proprio tecnico, almeno di partecipazione ». BIELLESE Nell'ambiente della Biellese vien fatto malinconicamente osservare che l'attuale posizione della squadra, ultima in classifica, svuota di ogni interesse le ii voci » sulle modifiche da apportare In futuro alla serie C. Se il « miracolo » (nel quale ben pochi ormai sono disposti a credere) dovesse avvenirsi, 1 dirigenti della società di piazza Adua sarebbero pronti a esaminare benevolmente tutte le possibilità di migliorare l'attuale as| setto del campionato di serie C.

Luoghi citati: Ascoli Piceno, Cremona, Firenze, Novara, Pavia, Sardegna, Savona, Treviso, Udinese Pietro Brunello, Verbania