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Balletti rosa in Urss Balletti rosa in Urss Coinvolte le operaie d'una fabbrica in Uzbekistan Mosca, 12 marzo. A Fergana, nell'Uzbekistan, il sovrabbondante personale femminile delle locali fabbriche è letteralmente assediato dagli abitanti maschi. In questo clima è stato commesso il grave peccato di alcuni dirigenti del Komsomol: organizzavano balletti rosa costringendo giovani operaie a parteciparvi. L'organo del Komsomol (lega dei giovani comunisti), « Komsomolskaja Pravda ». cita anzitutto l'atto dell'inchiesta firmato dal procu ratore cittadino: « Il segretario della cellula del Kom somol della lanerìa di Fergana e il suo vice, col pretesto di un festino fra amici, portavano ragazze che lavoravano nell'azienda in una casa privata dove consumavano bevande alcooliche e usavano violenza alle invitate ». Alla banda dei « balletti rosa aziendali » appartenevano, oltre a questi due, il meccanico della laneria, il direttore del circolo ricreativo dell'azienda e il commesso di un negozio locale. Segue poi la descrizione dell'ambiente di Fergana. Si tratta, dice il giornale, di un centro di industrie tessili con manodopera in maggioranza femminile. Le ragazze dell'Uzbekistan, repubblica dell'Asia Centrale, vengono volentieri a lavorare qui, spiega la Komsomolskaja Pravda, attratte dall'eccellente clima e da buone condizioni di alloggio e di guadagno, sennonché « la teppaglia locale terrorizza letteralmente le ragazze importunandole per le strade, insultandole ed aggreden dole ». Constatata questa realtà, alcune operaie immi grate se ne vanno subito. Così fece ad esempio una donna, benché fosse stata eletta al soviet cittadino. Il giornale attacca poi le macchinazioni dei dirigenti denunciati. Quando lo scandalo scoppio, costoro « riu scirono a fare in modo che la storia non avesse molta eco ». Tre di essi vennero arrestati, ma un altro com plice è fuggito « e finora non è stato ritrovato dalla polizia sebbene si sia fatto vedere più volte a Fergana ed abbia cercato di corrompere e ricattare i futuri testimoni a carico ». (Ansa)