Sei giovani rapinano un operaio poi vanno a divertirsi al "night"

Sei giovani rapinano un operaio poi vanno a divertirsi al "night" Lo hanno immobilizzato sfilandogli di tasca il portafogli Sei giovani rapinano un operaio poi vanno a divertirsi al "night" La vittima annota la targa dell'auto - Poco dopo, nel locale notturno, irruzione della polizia: «Di chi è la "600" qui fuori?» - Si controllano tutte le chiavi dei clienti - Così vengono arrestati due rapinatori - Altri tre catturati al mattino: uno è ancora libero Sei giovani hanno rubato un'auto e rapinato un operaio che rincasava: cinque sono stati arrestati; uno è ricercato. Ecco quanto è successo l'altra notte tra le ore una e l'una e mezzo. Salvatore Buono, 25 anni, via Arimondi 11, è appena uscito dalla Fiat Miraflori e sta rincasando. Cammina sul marciapiede di corso Sommeiller, la strada è deserta, immersa nella penombra. All'angolo di via Gioberti è superato da una « 600 » carica all'inverosimile che si affianca al marciapiede e si ferma qualche metro più avanti. Dalla macchina scendono tre giovani; altri tre restano a bordo. «Scusi, dov'è via Gioberti? » chiedono al Buono. « Ma ci siete davanti » risponde l'operalo e indica la strada. I tre fingono di risalire sull'utilitaria, ma poi si voltano di scatto e lo afferrano per le spalle: due gli tengono le mani dietro la schiena, l'altro gli sfila dalla tasca dei pantaloni il portafogli che contiene 11 mila lire. Il rapinato non perde la calma. Vede i giovani risalire in macchina, impiegano del tempo a stiparsi tutti sui sedili, annota il numero di targa. Pochi istanti dopo entra in tu» bar poco distante e telefona al Pronto intervento dei carabinieri, che avverte anche la Questura. Nel frattempo i malviventi so. no arrivati in via Modane 5, hanno -posteggiato la macchina trasversalmente al marciapiede e sono entrati nel club privato « Le Rifili », mescolandosi ai clienti che stanno danzando. Poco dopo passa sulla strada una radiomobile della polizia, il capo pattuglia legge la targa della « 600 », scopre che è quella ricercata, dà l'allarme. Arrivano altre radiomobili, gli agenti circondano il locale, il dott. Bonsignore entra nella sala da ballo. Prega il direttore del club di spegnere l'impianto stereofonico e di illuminare la sala Nel silenzio generale il funzionario chiede ad alta voce che il proprietario della « 600 » si faccia avanti perché ha bisogno di parlargli. Nessuno si muove, i rapinatori sono tranquilli perché sul libretto di circolazione non c'è il loro nome, ma quello del proprietario derubato. Ma il commissario non si dà per vinto. Dice: « Tutti voi, immagino, avrete un'auto posteggiata qui fuori. Adesso consegnerete le chiavi ai miei agenti che proveranno le serrature. Vi prego di collaborare ». Tutti i clienti sono tenuti d'occhio, nessuno può liberarsi delle chiavi senza farsi notare. Ha cosi inizio un lungo e paziente lavovo di controllo, che alla fine dà i suoi frutti. La chiave consegnata al funzionario da Giuseppe Marfoncelli, 20 anni, via delle Orfane 5, si adatta perfettamente alla serratura della « 600 ». « Questa è la sua macchina, npn lo può negare ». Il Marfonceìli è confuso, dice di no, chiede che lo lascino andare via. Lo bloccano. Uno è preso, manca¬ no ancora gli altri complici. Si fa avanti un cameriere del locale e indica al funzionario i due giovani che poco prima ha visto entrare.in compagnia del Marfoncelli. Sono Vincenzo Di Gregorio, 19 anni, via Palatina 17, e un certo Maurizio. Gli agenti si av¬ vicinano, li afferrano entrambi. Ma quando stanno per portarli fuori dal club avviena un colpo di scena. Il giovane Maurizio si svincola dalla stretta, sferra un tremendo pugno al viso della guardia che lo scorta e scappa come una lepre, riuscendo a dileguarsi. I due fermati sono stati portati in Questura e interrogati. Per tutta la notte hanno continuato a negare, ma le prove contro di loro sono schiaccianti. L'Inchiesta si allarga, anche gli altri complici sono arrestali: Francesco Astorino di 19 anni e Mario Manca di 20, entrambi senza fissa dimora, e Rosario Rubino, 18 anni, via Cuniberti 90. Soltanto Maurizio è ancora in libertà, ricercato attivamente. Vincenzo Di Gregorio portato in questura e Maurizio sfuggito agli agenti - L'operaio rapinato Salvatore Buono , firn- I /^«^•bk - fàP mm A.Y -Or. m 3^' ' Ia'/^Vw La rapina avvenne in corso Sommeiller (A); l'arresto in via Modane (B) - I punti 1,2,3 indicano la posizione delle radiomobili che hanno bloccato la strada del « Rifili »

Persone citate: Bonsignore, Francesco Astorino, Giuseppe Marfoncelli, Mario Manca, Rosario Rubino, Salvatore Buono