Don Ottenio: "Sono un prete convinto e non voglio rinunciare al sacerdozio" di Francesco Fornari

Don Ottenio: "Sono un prete convinto e non voglio rinunciare al sacerdozio" Don Ottenio: "Sono un prete convinto e non voglio rinunciare al sacerdozio" Ha trentasette anni, è figlio di contadini ed è entrato in seminario giovanissimo - Studente in lettere, ma fuori corso - Come ha conosciuto la fidanzata? «In un modo banale; non importa come» - L'ha corteggiata? «Non so come avvengano queste cose. Eravamo amici ed ora invece c'è qualcosa di più» Chi è questo battagliero don Ottenio? Per prima cosa è un prete convinto. Nato 37 anni fa a Casorzo, comune a 15 chilometri da Montemagno, è entrato in seminario per vocazione. « Sono figlio di contadini — dice —. Mio padre era sacrestano. Una famiglia povera, che viveva del duro lavoro dei campi. Ho un fratello, che lavora in campagna. Ho studiato nel seminario di Casale: anch'io esco, dunque, da una di quelle terribili "fabbriche di preti" contro le quali ci stiamo battendo. Ma allora ero un ragazzo e sentivo in me una vocazione prepotente verso la vita sacerdotale. Ancpr oggi sono contento di essere prete e voglio continuare ad esercitare il mio ministero ». Piccolo, magro, parla a scatti, fumando una sigaretta in maniera impacciata che rivela la sua scarsa abitudine. Indossa un abito nero di taglio normale, con camicia e cravatta. « Non porto il clergyman per una ragione di principio: il clero non è una casta e, di conseguenza, non deve avere un abito particolare ». E' iscritto alla facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Torino: « Ma devo ancora sostenere parecchi esami. Sono uno studente poco brillante, un campione del fuor; corso ». Ha già scelto l'argomento della tesi di laurea: « Il Medioevo. Devo decidere fra tre temi: il problema del lavoro nel Medioevo; i rapporti fra Chiesa e Stato e la concezione della famiglia in quel particolare periodo ». Segretario del « Gruppo preti e laici solidali del Piemonte » partecipa attivamente alla contestazione. « Anche se questo termine è usato a sproposito. Le mie idee sul celibato dei preti risalgono a parecchi anni: non è una decisione presa adesso perché ho conosciuto Clara. Si tratta di un mio intimo convincimento, nato quando studiavo ancora in seminario. Allora non pensavo certo a sposarmi, perché non ne sentivo la necessità. Ma l'uomo invecchiando cambia ». Il futuro non lo preoccupa: « Qualunque cosa accada, io sono e rimarrò sempre sacerdote. E continuerò ad esercitare il mio ministero. Il come, il tempo e il modo è ancora da stabilire: chissà, forse la posizione della Chiesa ufficiale potrà mutare fra qualche anno. Per ciò che riguarda la mia vita e quella di mia moglie non esistono difficoltà. Prenderò la laurea e troverò un lavoro. Ho sempre sostenuto che un prete deve lavorare come fanno tutti e non vivere alle spalle dei fedeli ». Parlando di queste cose si accalora: « La Chiesa è piena di incongruenze e vive fuori del tenipo. Per esempio riconosce che un uomo sposato può essere prete. Ma lo riconosce solo a livello teorico. E non è tutto: se un prete è concubino, la Chiesa prima lo ammonisce, poi aspetta tre mesi per vedere se avviene la resipiscenza e in seguito, se il concubinato continua, lo sospende. Nel mio caso avviene il contrario. Io ho chiesto la licenza dal celibato, dunque non sono ancora in stato di peccato come potrebbe esserlo un concubino, e ho dovuto rinunciare subito alla parrocchia e alle funzioni. Non è cosa grave, perché noi sacerdoti " contestatori " non ri conosciamo alla parrocchia il titolo di comunità cristiana ». Se discute volentieri su questi argomenti, don Ottenio evita di rispondere alle domande che riguardano la sua fidanzata. « Non ha im portanza sapere quando e dove ci siamo conosciuti. Tut to è avvenuto nel modo pm banale. Può essere accaduto alla stazione, aspettando il treno, o per la strada. E' ma tile parlarne ». Una domanda viene spontanea: « Non è stato imbarazzante per lei. sacerdote, corteggiare la sua fi danzata? ». Don Ottenio sorride divertito: « Be' io non ho molta pratica dì queste cose e non so come avvenga il corteggiamento. Fra noi è nata un'amicizia, basata su interessi comuni. Poi abbiamo scoperto qualcosa di più». Francesco Fornari

Persone citate: Ottenio

Luoghi citati: Casale, Casorzo, Montemagno, Piemonte