"Per il carovita non scomodate le statistiche, sentite la moglie"

"Per il carovita non scomodate le statistiche, sentite la moglie" Riunione in Comune contro l'aumento dei prezzi "Per il carovita non scomodate le statistiche, sentite la moglie" Questa la dichiarazione di Raflo dopo la relazione dell'assessore al lavoro - Anche a marzo già si sono rilevati altri rincari - L sindacalisti: « O riusciamo a frenare i prezzi, o andiamo incontro a un'altra stagione " calda " » - Tutti si attendono dal Municipio interventi risolutivi Proposte dell'assessore Costamagna sull'ente comunale di consumo e sul Centro annonario A Palazzo Civico si è discusso ieri mattina sulle cause del carovita e sui possibili rimedi. La riunione ha avuto inizio alle 10,30. Presiedeva il sindaco, c'erano i sindacalisti, gli esponenti delle categorie interessate, i capi-gruppo consiliari, funzionari. L'aw. Guglielminetti ha osservato: « Doveva essere un incontro tra Comune e sindacati, si è esteso a rappresentanti di altri settori. La seduta sarà la premessa a una più vasta assemblea ». L'assessore al Lavoro. Valente, ha illustrato la relazione sull'andamento del costo della vita, di cui abbiamo riferito ieri. Ha detto: ti Si è affermato che l'autunno caldo e ti rinnovo dei contratti di lavoro sono la causa degli aumenti; risulta invece che i rtn cari erano incominciati prima, tra marzo e maggio '69. Dal principio dell'anno a luglio l'aumento /ti del 2 ver cento, da luglio a dicembre et tu un altro rincaro d".l 2,1. Tra ottobre '69 e febbraio '70 l'aumento risulta del 2.3. Tutti i generi sono colpiti, a partire dalla casa e dall'abbigliamento per motivi vari: aumento prezzi delle materie prime, restrizioni creditizie, esodo dei capitali al l'estero, aumento costo del da nero. Una spirale corrispondente a. vn aumento del costo della vita superiore in un anno al 5 "a ». « Anche in marzo — aggiunge l'assessore alla statistica Moretti — si sono già registrati altri au \ menti in tutti t settori, anche se non è possibile prevederne l'en- | tità neppure in percentuale ». Gli aumenti maggiori si hanno per la frutta e verdura, spiega l'assessore all'annona rag. Costamagna: k E' un fatto stagionale, provocato dallo sfavorevole andamento climatico, che si ripercuote anche in altre città come Milano e Bologna. Per le carni occorre una legge che salvaguar di i sanati e orienti il pubblico verso i polli oggi abbastanza a buon mercato (mentre purtroppo è salito il prezzo dei suini, dopo la riorganizzazione del settore in seguito all'epidemia). Aumenta progressivamente la vendita del pesce, anche per il maggior consumo dovuto ai meridionali. Latte: ancora nell'ultima riunione alla Camera di Commercio il Comune s'è dichiarato contrarlo all'aumento, pur rendendosi conto delle esigenze di certi produttori nel momento attuale ». Sono seguiti gli interventi di sindacalisti e amministratori. De!piano (Clsl) ha detto: « La situazione sta diventando particolarmente pesante per i lavoratori ed esige provvedimenti energici. O riusciamo a frenare l prezzi, o andiamo incontro a un'altra stagione " calda ". Il Comune deve assumere nuove funzioni, rompendo il cerchio burocratico che non ci permette un'intesa. Il documento dei sindacati sulle riforme (fiscale e tributarla, affitti, servizio sanitario, fuga di capitali all'estero) e sul carovita, parla chiaro. Tra i provvedimenti immediati: resistere a qualsiasi aumento, intervenire anche nei settori trasporti e si. 'Vizi, energia elettrica, acqua, gas, spazzature, ecc.; facilitare l'apertura Ai grandi magazzini periferici ti. Raflo (psi) approva: « Per il carovita non occorre scomodare le statistiche, basta che ognuno domandi a sua moglie. D'altra parte, nel documento del sindacati c'è tutto. Certe riforme nazionali non possiamo pretenderle dal Comune, che però può appoggiare le richieste. Ma contro gli aumenti, il Comune die cosa può fare? Il latte, ad esempio, non deve aumentare, ha un prezzo politico: la differenza chi può coprirla, l'ente locale o altri? Lo stesso può dirsi per le tariffe tranviarie ». Pugno (Cgll): « Oggi la proposta del sindacati contro il caro- ncruocrcsgvita T dT uno sciopero generale a livello regionale, articolato e continuo nei vari settori. Tuttavia e doveroso cercare una possibi- le base di accordo con il Comu- ne contro gli aumenti: l'ammini- strazione civica metta a disposi- zione del cittadini le strutture BllllliiiMliliiilllliliiiliiniiiilililiiiiiiiiiiiiiiiili necessarie per agire (mercati ge- ì nerali, macello, magazzinii, po- j tramo costituire un ponte distri- j butivo per le auspicate mense so- j ctali ». j Fantino (de) si augura che dal- i rincontro « nasca e si sviluppt \ una collaborazione concreta ». i Non solo la costruzione, ma an- | ohe la gestione dei mercati è a j carlco del Comune, al quale epet- j ta inoltre la concessione delle j renze; si può infine intervenire con altri enli in scelte ed investimenti: « Ma occorre un plano generale d'intervento, non credo alle iniziative sptcciole. Il bilan ciò '70 è già approvato, però è ancora possibile una scelta nel l'ambito delle sue voci. Esiste una commissione consiliare per il commercio, si può integrare con i sindacati e altri enti, trasformandola in organo consultivo». Pastore (Oli) chiede l'istituzto ne di una catena di negozi, spe eie nei settori alimentari e ab bigliamento, con prezzi concor¬ dati tra Comune, commercianti e sindacati. Non devono assolutamente aumentare le taritle tranviarie e degli altri servizi pub- biici. Per la casa, concedere agevolazioni alla Gescal e all'Istituto case popolari, In cambio di canoni d'affitto concordati. Novelli (pei) esprime forti riserve sulla collaborazione di catesone con opposti Interessi co- I me grossisti, dettaglianti e lavoratori. « Si tratta di fare una scelta a favore dei lavoratori, cioè della maggioranza del cittadini, per risolvere i problemi della città in crescente sviluppo. Quali sono le proposte concrete? Per la casa, si potrebbe incominciare con una campagna per l'applicazione severa della legge sul blocco del fitti. Per i mercati generali si era promessa una politica nuova, con l'eliminazione degli intermediari parassiti, ma tutto è rimasto come prima ». Risponde agli interventi l'assessore Costamagna: « La riforma del mercato all'ingrosso è difficile per la coalizione dei partiti, locale e nazionale, tuttavia dovremo arrivarci gradualmente. Una vendita diretta dal produttori al grossisti, gioverebbe a tutti. Per il mattatoio*, il trapasso a un sistema diverso è lento: | dopo però avremo finalmente un vero mercato delle carni. Mercati: il Comune ne ha già due, a Porta Palazzo e in corso Racconigi, speriamo dt averne ancora altri; da tempo auspico anche l'Ente comunale di consumo. Intanto ho pronto uno studio per il Centro annonario piemontese, che sottoporrò presto al Consiglio comunale ». Si conclude con l'intesa che ognuno presenterà una relazione che verrà portata in Consiglio comunale per le decisioni.

Persone citate: Costamagna, Fantino, Guglielminetti, Moretti, Pastore, Pugno

Luoghi citati: Bologna, Milano