Sanremo-Sestriere, battaglia sotto la neve di Michele Fenu

Sanremo-Sestriere, battaglia sotto la neve Scatta oggi il terzo Rallye del campionato internazionale costruttori Sanremo-Sestriere, battaglia sotto la neve Per la prima volta unificate in una sola gara, dal mare alla montagna, due corse di grande prestigio 1823 chilometri, divisi in due tappe - Cinque Lancia «ufficiali» al via - Numerosi partecipanti su Fiat (Dal nostro inviato speciale) Sanremo, 3 marzo. Dopo le gare di Montecarlo e- della Svezia, parte domani la terza prova del campionato internazionale rallies per costruttori. E' il Rallye Sanremo-Sestriere, il rallye della fusione. La competizione, infatti, è nata dall'unione dei rallies di Sanremo' e del Sestriere, due corse - di grande prestigio e popolarità. Questa originale concentrazione è stata voluta dagli Automobile Club di Sanremo e di Torino, che hanno rinunciato di comune accordo a seguire il proprio rallye per dar vita a una super-gara di valore mondiale. Un'iniziativa lodevole, che pare aver raggiunto lo scopo. Il Rallye, in questa sua prima edizione, ha già tutti, o quasi, i fattori di successo: la varietà e la durezza del percorso accresciuta dall'abbondante nevicata caduta oggi in Piemonte e in provincia di Savona, il numero e la qualità degli iscritti, la capillarità dell' organizzazione, il monte - premi, che — grazie al generoso contributo della Fiat — raggiunge la cijrarecord di 25 milioni di lire. Per il ricevimento in onore dei partecipanti alla prova e per la festa della premiazione dei vincitori sono stati chiamati persino Alighiero Noschese, Ornella Vanoni ed Enzo Tortora. In effetto, il Rallye Sanremo-Sestriere, che si fregia del titolo di « Rallye d'Italia », promette di essere una delle prove-chiave del campionato. La competizione, lunga 1823 chilometri, è suddivisa in due tappe: Sanremo-Torino (790 km) e Torino-Sestriere (1033 km), con 28 prove speciali (10 nella prima frazione e 18 nella seconda, per un totale di km 204) e cinque settori cronometrati (4 ed uno, in tutto 96 km). E' chiaro che prove speciali e settori a cronometro costituiscono la parte più interessante della corsa. Sono tratti difficili — curile, dossi, salite, discese, tra fango, ghiaccio, neve, sterrato, — con un tempo imposto entro cui bisogna rimanere, pena mezzo punto di penalità per ogni secondo di ritardo. La differenza fra loro è minima: nelle prove speciali la partenza è da fermo e l'arrivo lanciato, nei settori cronometrati gli equipaggi debbono fermarsi per far registrare il momento del passaggio, come nelle comuni tappe. Il percorso si snoda attraverso l'Appennino Ligure, le I Langhe, il Monferrato, le Alpi e le Prealpi del Monregalese, del Cuneese e del Saluz- \ zese. Sui 109 equipaggi che oggi hanno compiuto le verifiche ', tecniche sul Lungomare Vittorio Emanuele II, battuto da un gelido vento, quelli in lotta per la vittoria sono dieci, perlomeno sulla carta. Sono i cinque della HF Squadra Corse Lancia (i campioni europei Kallstrom-Haggbom, Lampinen - Davenport, Ballestrieri-Audeito, BarbasioMannucci e Munari, sempre il più bravo dei piloti italiani, con Bernacchini), i tre dell'Alpine-Renault (VinatierJacob e Therier-Callewaert. sulle Alpine dt 1600 eme e 165 cv e Nicolas-Roure su un'Alpine 1300) e i due della Saab (Trana-Andreasson e Lindbergh-Hertz, questi con le V 4 ad iniezione di 1500 eme e 140 cv, gli altri con la versione normale a carburatori). Mancano gli uomini della Ford, che non è riuscita a preparare le sue Escort 1600 per le recenti agitazioni sindacali inglesi, e quelli della Porsche, che ha mandato troppo tardi l'iscrizione. Il pronostico è per le Fulvia, che per le loro doti di maneggevolezza e di resistenza alla fatica si trovano particolarmente a loro agio in rallies logoranti come il San¬ remo-Sestriere. Per di più, le vetture, almeno i tre esemplari destinati agli equipaggi italiani, sono state potenziate. Dice Cesare Florio, d. s. della squadra: « Abbiamo lavorato sui carburatori e sui collettori di aspirazione e di scarico. In questo modo, abbiamo portato i 138 cv Din della 1600 originale a 148 cv Din ad un regime di 7000 giri-minuto. La cilindrata è rimasta immutata: 1599 eme ». .Meriterà anche seguire la prova di numerosi « privati », specie i clienti-piloti della Fiat. La Casa torinese ha come sempre predisposto un imponente servizio d'assistenza, e questo è uno dei fattori che invogliano i «gentlemen» a correre con vetture uscite da Mirafiori. Una cifra: circa settanta sono i modelli Fiat in gara. In questo gruppo, da ricordare Paganelli-Russo (124 spider), Ceccato-Eisendle (125 S), Rattazzi-Montezemo- 10 (124 spider), Tecilla-Scabini (125 S), Bisulli-Zanucco- 11 (125 S) e Trombotto-Bossola (125 spider). Michele Fenu