Proclamata la repubblica in Rhodesia Tutto il potere alla minoranza bianca di Carlo Cavicchioli

Proclamata la repubblica in Rhodesia Tutto il potere alla minoranza bianca Il regime di Ian Smith ha evitato cerimonie e festeggiamenti Proclamata la repubblica in Rhodesia Tutto il potere alla minoranza bianca Sciolto il Parlamento, nuove elezioni il 10 aprile : 225 mila bianchi avranno 50 collegi, 5 milioni di negri soltanto 16 - Aspre reazioni in Occidente, Londra considera illegale la decisione del governo segregazionista (Nostro servizio particolare) lo! (Ira, 2 marzo. Dalla mezzanotte di ieri, ovvero « dal primo minuto del giorno 2 marzo », per decreto del governo ribelle di Ian Smith, la Rhodesia è una repubblica, formata sulla base di una deplorevole costituzione segregazionista che garantisce alla minoranza bianca (meno del 5 per cento della popolazione) assoluta supremazia. A differenza della dichiarazione unilaterale di indipendenza della Gran Bretagna, l'undici novembre 1965. la proclamazione della Repubblica è avvenuta senza festeggiamenti o cerimonie pubbliche. La maggior parte dei rhodesiani, europei o negri, era a letto, neppure i pubs di Salisbury sono rimasti aperti più a lungo del consueto. Con una disposizione firmata dal « funzionario amministratore del governo » Clifford Dupont, che assume automaticamente la carica temporanea di presidente della Repubblica, il Parlamento è stalo sciolto e si sono annunciate per il 10 aprile nuove elezioni nelle quali i 225 mila bianchi disporranno di 50 collegi e i cinque milioni di africani di sedici collegi. Il cambiamento è stato oggi brevemente commentato da Ian Smith in una conferenza stampa ad un gruppo di giornalisti americani: « La giornata odierna — egli ha detto — non ha nulla di ec-1 cezionale, la nostra data importante fu la dichiarazione di indipendenza. Fummo costretti nostro malgrado a staccarci da Londra: volevamo conservare la regina Elisabetta come nostra sovrana. | ma Whitehall ce lo impedì e decise per noi. Da allora la Rhodesia è stata una Repubblica " de facto ". Oggi lo è j anche " de iure " ». Il giudizio di Smith è opinabile: di fatto e di diritto Londra considera la proclamazione della Repubblica come illegale, così come ritiene idtdnrtscfsatsl illegale ogni altra decisione del governo ribelle. Se all'interno della Rhodesia l'alba della Repubblica segregazionista non ha avuto echi, le j reazioni nel mondo, soprattutto in Gran Bretagna, sono state aspre. I paesi africani, riuniti in Addis Abeba alla conferenza della Organization for African Unity, hanno chiesto che si passi decisamente all'azione contro l'impudente regime minoritario. Il presidente del Cameroun ha sollecitato l'Onu a riportare la democrazia in Rhodesia. In Inghilterra la situazione è stata oggetto di un acceso dibattito in Parlamento. Qui il ministro Stewart, rispondendo a una valanga di interpellanze sia della opposizione conservatrice (che favorisce intese con Smith) che del suo partito ha ripetuto che la repubblica è illegale non meno dell'assunzione unilaterale dell'indipendenza e ha annunciato che le sanzioni economiche con tro Salisbury saranno mantenute e, se possibile, rese più efficaci. « Nessun governo ha riconosciuto formalmente il regime e la maggior parte dei paesi — inclusi i tredici che ancora hanno rappresentanze consolari a Salisbury — condividono il nostro punto di vista ». A proposito di queste rappresentanze consolari si è profilata la minaccia di una disputa tra Londra e Washington. La Gran Bretagna vorrebbe che gli Stati Uniti; specie dopo l'odierna proclamazione della repubblica, chiudessero il loro consolato in Rhodesia: una sollecitazione in tal senso fu avanzata a Nixon dal premier Wilson nella sua recente visita in America. Ma per il momento Washington ha preferito differire la decisione. Ai Comuni ci sono forti pressioni, specie dalla sinistra laburista, perché il governo inoltri mia nota di protesta alla Casa Bianca. 'L'Italia è fra i tredici Paesi menzionati dal ministro Stewart nel dibattito: il consolato di Salisbury funziona ancora a beneficio degli italiani residenti in Rhodesia, ma il console fu ritirato all'atto della dichiarazione unilaterale di indipendenza. In sua vece è rimasto un « funzionario reggente ». Carlo Cavicchioli iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiii