Le possibilità del bisturi nella cura della sordità

Le possibilità del bisturi nella cura della sordità Il recente simposio a Milano Le possibilità del bisturi nella cura della sordità Due tipi di perdita dell'udito - Operabilità e intervento di scelta Anche i non medici e i so- ciologi conoscono le sordità professionali, le psiconeurosi da rumori, le sordità di tipo familiare; i più informati sanno anche che vi sono sordità emendabili totalmente o in parte con certi interventi chirurgici talvolta molto delicati e di alta specializzazione tecnica. In realtà vi sono casi con perdita di udito a tipo recettivo ed altri a tipo trasmissivo: mentre nei primi è lesa la parte nervosa più delicata dell'orecchio, nei secondi sono interessate le parti dell'orecchio medio (membrana, martello incudine, staffa): solo in questi ultimi è possibile intervenire chirurgica-, mente. E' recente il Simposio te- nuto a Milano con discussio- ne coordinata sulla chirurgia dell'otosclerosi: organizzatore e moderatore il prof. Del Bo, invitati a parteciparvi tra i più appassionati italiani i professori Arslan, Bartalena, Bocca, D'Avino, De Vincentiis, Solerò; tra gli stranieri lo svizzero dott. Fisch e il francese dott. Morgon. Tra gli argomenti in discussione figurarono l'otosclerosi giovanile, ì limiti di operabilità, i casi di sordità post operatoria. Le conclusioni, pur nella difformità delle vedute, delle preferenze tecniche, delle interpretazioni varie di alcuni elementi, dimostrarono che attualmente la stapedectomia con stapedoplastica nelle sue varie forme è l'intervento di scelta, definitivamente affermatosi: gli operati in Italia superano ormai i 6-7000 (di essi oltre 2000 nella sola Torino): i risultati sono ottimi e possono ottenere, fino al 90-95 Va dei casi, un guadagno di udito veramente imponente e duraturo, se i casi sono ben selezionati; scarse le complicanze, rara quella più temuta (la cofosi postoperatoria, l-2"Zo). L'intervento infine non è traumatizzante per l'individuo, non è doloroso (anestesia locale o narcosi), la sua durata varia da mezz'ora a un'ora o poco più. Dopo dieci giorni il paziente può riprendere le sue attività. Nell'otosclerosi la sordità è dovuta alla fissità della staffa nella finestra ovale, col conseguente ostacolo alla trismissione dei suoni all'orecchio interno: l'intervento consiste nell'asportazione e sostituzione della staffa con protesi particolari. Questa chirurgia impone, per riuscire efficace, un'attenta selezione degli operandi, una severa preparazione teorico-pratica specifica ed un'attrezzatura adeguata. Altre forme di sordità di trasmissione sono quelle collegate a processi infiammatori dell'orecchio medio: dalle così dette otiti sierose secretive di natura verosimilmente allergica, nelle quali s). forma un versamento citrino nel cavo timpanico, che richiedono talvolta l'applicazione di un tubicino di drenaggio a permanenza attraverso una piccola apertura della membrana timpanica, alle otomastoiditi croniche ed a certi loro esiti. Attualmente nelle otomastoiditi croniche si mira, operando, in primo luogo ad eliminare il focolaio suppurante e poi, ricorrendo a tecniche adatte, a migliorare la funzione uditiva: si praticano cioè le cosi dette timpanoplastiche con le quali si procede alla exeresi (asportazione) dei focolai ostetici, si controlla col microscopio chirurgico il campo operatorio, la membrana timpanica, lo stato della catena degli ossicini, della finestra ovale e rotonda: a seconda delle necessità si procede alla toeletta delle lesioni, alla eliminazione delle parti malate non utilizzabili, alla loro sostitu¬ zione e ricostruzione con autoinnesti o materiale sintetico. Quando, in assenza di secreto suppurante dell'orecchio, la membrana timpanica è perforata e non tende spontaneamente a richiudersi si può procedere alla così detta « rniringoplastica »: scopo dell'intervento è quello di migliorare l'udito e di impedire l'infezione della cassa timpanica dall'esterno attraverso il condotto uditivo: i bagni di mare ne rappresentano l'occasione più comune. Pratichiamo in questi casi un delicato intervento con un autoinnesto di un lembo di fascia muscolare, prelevata dietro l'orecchio, sulla membrana timpanica opportunamente preparata. prof. Carlo Solerò Primario otorinolaringoiatra Osped. Mauriziano di Torino

Persone citate: Arslan, Bocca, Carlo Solerò, D'avino, De Vincentiis, Del Bo, Fisch

Luoghi citati: Italia, Milano, Torino