Pagavano anche mezzo milione per non fare il servizio militare

Pagavano anche mezzo milione per non fare il servizio militare L'inchiesta a Napoli sullo scandalo degli esoneri Pagavano anche mezzo milione per non fare il servizio militare Denunciati a piede libero 837 giovani - Arrestati 10 funzionari fra i quali anche un colonnello ex presidente del Consiglio di leva - II caso scoperto grazie alle denunce di alcuni richiedenti non soddisfatti (Dal nostro corrispondente) Napoli, 14 febbraio. (a. 1.) C07J l'arresto di dieci persone — alti ufficiali ed ex funzionari del Consiglio di leva di Napoli — si è conclusa la prima fase dell'indagine compiuta dalla magistratura sul clamoroso scandalo degli esoneri, rilasciati a giovani che avevano sborsato somme di danaro tra 300 e 500 mila lire. Tra i personaggi più in vista coinvolti nella vicenda giudiziaria è il colonnello in pensione Giuseppe Cellitti, di 68 anni, presidente del con¬ siglio di leva di Napoli, la sua segretaria Rita Perez Bottari, di 45 anni, il maggiore dell'Esercito Nello Ricolo, di 52, l'impiegato del Comune di Pozzuoli Giuseppe Di Matteo, di 51, il sottufficiale Modestino Laudonia, di CO, che sono stati arrestati oggi dal colonnello De Chiara, comandante il nucleo di polizia giudiziaria dei carabinieri. Contro di essi, il dott. Massimo Genchini, giudice istruttore della 14' sezione penale presso il tribunale di Napoli, ha emesso ordini di cattura per associazione per delinque- re, falsità in atti pubblici e privati ed altri gravi reati. Le stesse accuse sono mosse contro altre cinque persone: Antonio Di Grazia, di 54 anni, Pietro Gentile, di 42, Guglielmo Nardi di 44, Alfonso Tedeschi, di 57 e Nicola Tafuri di 71. Costoro, come risulterebbe dalle indagini, si sarebbero adoperati per procacciare le false attestazioni indispensabili per ottenere gli esoneri dal servizio militare. A piede libero, inoltre, sono stati denunciati per concorso nel vasto raggiro 837 giovani, residenti nelle province di Napoli ed Avellino. Essi col pagamento di cospicue somme di danaro avrebbero goduto indebitamente gli esoneri, sottraendosi dal prestare il regolare servìzio di leva. L'illecita attività venne scoperta nel gennaio del 1966, quando alcuni giovani di Mercogliano (un comune in provincia di Caserta) denunciarono per truffa alcuni componenti della organizzazione, accusandoli di essersi fatto consegnare somme dl denaro per procurare l'esonero, senza poi interessarsi al loro caso. Le indagini della procura del Tribunale di Napoli si sono protratte fino ad oggi. Il sistema adottato dalla vasta organizzazione era quanto mai semplice e si fondava su false attestazioni sulla composizione familiare dei giovani chiamati al servizio militare. Si calcola che oltre mille giovani si siano sottratti nel giro di due anni all'obbligo del servizio militare.

Persone citate: Alfonso Tedeschi, Antonio Di Grazia, De Chiara, Giuseppe Di Matteo, Guglielmo Nardi, Massimo Genchini, Modestino Laudonia, Nicola Tafuri, Pietro Gentile, Rita Perez Bottari

Luoghi citati: Avellino, Caserta, Comune Di Pozzuoli, Napoli