Una giovanissima canadese batte francesi ed americane

Una giovanissima canadese batte francesi ed americane Una giovanissima canadese batte francesi ed americane Nello slalom gigante, ultima prova femminile - E' la sedicenne Betsy Clifford, che ha preceduto la Lafforgue e la Macchi - La combinata alla Jacot (Dal nostro inviato speciale) Selva Val Gardena, 14 febbr. Ultimi due giorni dei campionati mondiali di sci. Domani si corre la gara di maggior fascino, la discesa libera maschile (e Thoeni, secondo logica, non sarà in pista), oggi si sono chtyse le competizioni femminili, con un risultato che costituisce una mezza sorpresa. Nello slalom gigante, favorite erano le francesi e le statunitensi. Ha vinto, invece, una « outsider », la canadese Betsy Clifford. Sedici anni, nata ad Ottawa, residente nella zona di Quebec, figlia dì uno sciatore di discreto valore, che, nel '46, ha fatto parte della nazionale canadese. Per Betsy, questa è la terza stagione di attività agonistica. Finora, nessun successo folgorante, nella sua fresca carriera. Due volte seconda, a Grindelwald ed a Oberstaufen, e niente di più, studentessa. Fidanzata — dice lei — tre volte, ma sempre con la stessa persona. Le francesi hanno fatto buon viso a cattivo gioco, sono state le prime a congratularsi con la rivale e ci pare giusto sottolineare la loro sportività, poiché sono state battute sul filo dei centesimi di secondo. Capita di rado un arrivo così serrato, ben cinque atlete, la Clifford, le francesi Lafforgue, Macchi e Jacot e. l'austriaca Gabl, sono scaglionate nei primi cinque posti, « racchiuse » in trentanove centesimi di secondo. E bisogna dire che la canadese ha avuto anche la fortuna di un eccellente numero di partenza (il 2). E' scesa composta e veloce, poi, tagliato il traguardo, si è fermata 1 all'arrivo, in nervosa attesa delle concorrenti più pericolose. Più veloci di lei, a metà percorso, sono state le quattro francesi e la Gabl. la Clifford ha quindi creduto, per ben cinque volte, d'aver ormai perso. Ma la seconda metà della gara le ha dato ragione. Successo meritatissimo. Può darsi che le francesi abbiano rallentato d'un soffio il ritmo ed abbiano un po' limitato i rischi, avendo appreso, durante la corsa, di avere ottimi tempi a metà competizione. Béranger, il loro simpatico allenatore, ha commentato: « Non ci credo, comunque, per il futuro, provvedere a imbottire le orecchie delle mie ragazze, in modo che non vengano più distratte ». Le francesi, del resto, si sono « vendicate » con un'affermazione di massa nella « combinata », la classifica che tiene conto dei risultati dei due slalom, lo speciale ed il gigante, e della discesa libera. Medaglia d'oro e titolo mondiale alla Jacot, medaglia d'argento alla Steurer. Al terzo posto la statunitense Marilyn Cochran, che ha soffiato la medaglia di bronzo alla sorella Barbara. Il bilancio complessivo, è quindi favorevole alle sciatrici d'Oltralpe. Bottino grosso: due medaglie d'oro, tre d'argento e due.di bronzo. Una medaglia d'oro in meno nei cotifronti dei precedenti campionati mondiali di Portillo, ma è differenza di non gran peso, ad essere sinceri. Per noi, la musica non cambia. Diciottesima la Fasolis (dodicesima in «combinata»), venticinquesima la Pellissier, ventisettesima la Schranz, trentaduesima la Joux. I numeri hanno una particolare ed efficace eloquenza, servono meglio di ogni commento. Gigi Boccacini Ordine di arrivo: 1" Clifford (Canada) l'20"46, 2" Lafforgue (Francia) l'20"53, 3" Macchi (Francia) l'20"60, 4" Jacot (Francia) l'20"62, 5" Gabl (Austria) l'20"85, 6" Marilyn Cochran (Usa) l'21"17. 7" Mittermaier (Germania) l'21"19, 8" Steurer (Francia) V21"30, 9" Barbara Cochran (Usa) l'21"76, 10" Galica (Gran Bretagna) l'21"92; 18" Fasolis (Italia) l'23"62, 25" Pellissier (Italia) l'26"03, 28- Schranz (Italia) l'27"06, 32" Joux (Italia) l'29"18. Combinata: 1" Jacot (Francia) punti 30,31, 2" Steurer (Francia) 37,69, Marylin Cochran (Usa) 41,84; 12" Fasolis (Italia) 111,52.