Il portavoce di Brandt conferma le accuse ai giornali di Springer di Tito Sansa

Il portavoce di Brandt conferma le accuse ai giornali di Springer Le polemiche a Bonn tra stampa e governo Il portavoce di Brandt conferma le accuse ai giornali di Springer Ahlers si rifiuta però di fornire in pubblico le prove delle « falsità » (Dal nostro corrispondente) Bonn, 5 febbraio. Conrad Ahlers non si è rimangiato la grave affermazione che i giornali di Axel Springer « falsano le notizie » (il più grave insulto per un giornalista), l'ha anzi confermata in un incentro con i giornalisti. Ha soltanto aggiunto di non voler lavare i panni sporchi . 1" Piazza. rMei pi ossimi gioì ™ ric?1"c"^? ^ J," ^f» «ff1 ' 7™p0" "f «mbw ««1 VP "fwn SS tuns' Petei Boemsch, ai quali " Portara le Prove» della fal- ninniiiimiiHiiinininii iiiiiiiiiiiiiiiiiiii sificazione di notizie. « Potrei farlo qui — ha aggiunto — ma penso che questa non sia la sede adatta, e perciò non voglio ». Ha cosi risposto all'invito rivoltogli dal direttore della Welt di provare le proprie affermazioni « in pubblico » e al violento attacco con cui questa mattina il direttore della Bild Zeitung lo ha paragonato al ministro della propaganda nazista, Goebbels, invitandolo a dimettersi e a cercare un lavoro all'estero « ma non in Grecia, bensì in Inghilterra o negli Stati Uniti, dove esi- ste una stampa democratica la quale ricorderebbe al funzionario signor Ahlers quanto ha imparato quando faceva il giornalista». Attenuando i toni, il segretario di Stato all'Informazione lia fatto una distinzione tra i giornalisti di Springer « che lavorano a Bonn e quelli che lavorano altrove» (Amburgo), escludendo in tal modo i presenti che erano venuti con intenzioni aggressive. Domani, tuttavia, si riuniranno il Consiglio della stampa e l'Associazione dei giornalisti tedeschi a Bonn per esaminare la situazione. Oggi, intanto, è intervenuto il ministro degli Esteri Walter Scheel, in qualità di capo del partito liberale. Ha preso un atteggiamento che suona di critica ai suoi colleghi socialdemocratici di governo, ipersensibili ai massicci attacchi della stampa di Axel Springer, perché abituati da vent'anni a stare all'opposizione. Scheel, che non condivide le opinioni dei giornali dell'editore amburghese i quali lo hanno sovente preso di mira, si è dichiarato a favore di una « assoluta libertà di stampa », Stasera ii direttore della Welt, Herbert Kremp, ha respinto l'invito di Ahlers ad incontrarsi « a tquattr'occhì sulle sue prove circa la manipolazione dì notizie». Kremp afferma, inflessibile: « Non è corretto che Ahlers ci abbia accusato dì fronte all'opinione pubblica e ora voglia ritirarsi in un'atmosfera priva- ta ». Tito Sansa

Persone citate: Axel Springer, Brandt, Conrad Ahlers, Goebbels, Herbert Kremp, Springer, Walter Scheel

Luoghi citati: Amburgo, Bonn, Grecia, Inghilterra, Stati Uniti